Modena. Il festival Grandezze celebra la musica e la sua storia
L'edizione 2023 debutterà in Sant’Agostino con “Smisuranza”
i Riccardo Chiossi
Modena Quasi 30 anni di storia. Nato nel 1998, il festival musicale estense “Grandezze & Meraviglie” giunge alla sua 26° edizione. Sono 21 i concerti che in quasi due mesi, da venerdì 15 settembre a domenica 5 novembre, completano il programma della manifestazione. Non solo musica, ma anche incontri sui linguaggi delle arti figurative e tanta letteratura al centro degli appuntamenti della rassegna itinerante che si muove tra Modena, Sassuolo, Vignola e Semelano. L’edizione di quest’anno propone 15 concerti a Modena, tre a Vignola, due a Sassuolo e uno a Semelano oltre a sei incontri sul linguaggio delle arti dedicati al tema dell’Invenzione. Le esibizioni musicali si svolgeranno in luoghi perfettamente a tema con il repertorio proposto: le chiese di Sant’Agostino, San Pietro, San Carlo e del Voto, la Galleria Estense, il Museo Civico e il Palazzo Ducale a Modena, la chiesa di San Giorgio a Sassuolo, la rocca di Vignola e la chiesa di Pietro e Paolo a Semelano. «Sarà un festival molto ampio e variegato – racconta Enrico Bellei, direttore artistico dell’iniziativa - che oltre ai concerti per adulti, proporrà anche cinque esibizioni dedicate ai bambini, conferenze, incontri e attività per le scuole. I musicisti che calcheranno la scena sono professionisti di altissimo livello e di grande esperienza, i quali regaleranno al pubblico partecipante musica antica utilizzando strumenti d’epoca in modalità esecutive molto ricercate e raffinate. Questo genere di musica si collega perfettamente ai luoghi storici delle città dove verrà suonata». Il calendario è molto ricco e sostanzioso, con alcuni grandi titoli e rarità. Si chiama “Smisuranza” il concerto di apertura del festival, a ingresso libero e atteso nella data di apertura di venerdì alle 21 nella chiesa di Sant’Agostino in via Sant’Agostino 6, quando violino, viola e arpa barocca potranno intrattenere gli spettatori contrapponendo vocaboli seicenteschi a brani musicali che alludono alle parole.
La “Messe de Nostre Damme” di Guillaume de Machaut si svolgerà domenica 24 settembre nella chiesa di San Pietro a Modena, uno dei capolavori della letteratura musicale franco fiamminga. “Angelus Domini”, in programma martedì 3 ottobre nella chiesa di Sant’Agostino a Modena, regalerà alla platea una rarissima ed importante realizzazione di musiche sacre veneziane del polacco Mikolaj Zielenski. Mercoledì 11 ottobre, nella cornice della Rocca di Vignola, verrà rappresentata una delle opere più sfarzose di Alessandro Stradella, intitolata “Il Barcheggio”, la cui esecuzione si baserà sul manoscritto estense conservato a Modena. Martedì 17 ottobre andrà invece in scena il concerto “L’Homme Armè” di Jacob Obtrecht nella sede del Palazzo Ducale, dedicato al duca di Ferrara e composto nel 1505. «Quando parliamo di festival diffusi – riferisce Andrea Bortolamasi, assessore alla Cultura del Comune di Modena - pensiamo ad organizzazioni come questa, che toccano luoghi diversi della città, diverse province e hanno una rete di collaborazione che si è allargata e rafforzata nel corso degli anni. Il festival musicale estense è l’appuntamento di riferimento su scala nazionale ed europea per tutto ciò che riguarda la musica barocca, antica e medievale. Sarà un’occasione di approfondimento e di divulgazione per lo storico periodo estense della nostra comunità cittadina. Mi fa particolarmente piacere constatare la grande attenzione che viene riservata al mondo della didattica e della formazione, dalla scuola dell’obbligo fino all’università. Questo festival – prosegue Bortolamasi - pur sembrando che tocchi apparentemente un linguaggio culturale di nicchia, raggiunge un grande successo di pubblico poiché quando lo si scopre fa entrare in un mondo che è particolarmente interessante ed entusiasmante. Raccontando il periodo barocco, che è stato l’apogeo dell’epoca estense per la città di Modena, si ricorda anche la storia della nostra comunità».l