Gazzetta di Modena

La curiosità

Risplende di murales Montale “capitale” della Street Art

Michele Fuoco
Risplende di murales Montale “capitale” della Street Art

Venti opere su progetto di Rosso Tiepido e Comune    
              

13 settembre 2023
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Un paese, alle porte di Modena, parla d’arte con le opere di protagonisti, anche internazionali, della street art. Dopo cinque anni Montale, frazione di Castelnuovo, può godere delle meraviglie di circa 20 murales che fanno del luogo un polo di attrazione per la varietà di linguaggi e di racconti ampiamente differenziati, per la capacità penetrante di rappresentazione delle immagini. Dell’operazione si è fatto promotore Tiziano Del Vacchio che, dopo aver portato i migliori muralisti astratti all’interno del suo capannone artigianale “Rosso Tiepido” a Modena, in via Emilia Est, creando una “Cattedrale immaginata” contemporanea, ha voluto impegnarsi a continuare il progetto utilizzando i muri di un paese intero. “Tutto questo – dice Del Vacchio - è stato possibile grazie alla disponibilità di un sindaco sensibile, come Massimo Paradisi di Castelnuovo, e di una assessore giovane e attenta alla contemporaneità, come Sofia Baldazzini, Così è nata “Immaginaria : Arte Bene Comune”. E il progetto continua con interesse del nuovo assessore alla cultura Stefano Solignani”.

Dopo l’intervento, nel 2019, di Alessio Bolognesi su una torretta, in centro, di fronte alla chiesa, con il votatile Kagu della Nuova Caledonia, armato di spada in difesa degli alberi, e con alveari, raffigurati tra natura e umano, nel 2020 le immagini si fanno spettacolari in piazza Goldoni, dove il torinese Fabio Petani propone, nell’incontro tra natura (fiori) e geometria, un paesaggio avvolto dalla foschia, in un caleidoscopio di colori.

Il centro del paese si arricchisce dell’opera del sardo Tellas, famoso in Italia, presente con un suo lavoro ne “La Cattedrale immaginata” di Modena. Raffinata la sua opera “Origine” che affronta il rapporto tra civiltà e natura. Un misterioso monolite rappresenta la materia da cui ha avuto origine tutto. “Il riscontro della stampa, la visita dei bambini delle elementari, i turisti attratti non solo dalla tomba di Pavarotti, mettevano in luce – dice Del Vacchio – che la scommessa di portare una collezione di opere d’arte, in un paese un po’ “distratto”, era vinta. In estate, una grande festa, con l’esibizione della banda di Modena del maestro Andrea Pedrazzi, ha salutato l’esibizione di 10 artisti che hanno dipinto il muro dell’acetaia estense, con grande partecipazione della comunità”. Come “ciliegina” del 2020

l’intervento di Mr. Fijodor sul Palazzo dello Sport, con un’opera ecologica di denuncia ambientalista: una tigre porta sopra di sé tutti i mali della nostra società con molta fatica e tanta indignazione. Durante la pandemia il riminese Ermes Bichi regala in piazza Delfini l’opera che si specchia nel mare portando un po’ di Romagna in un “non luogo”.

Sognanti le figure femminili di Kiki Skipi su una cabina Hera. Monumentale e magica l’opera della romana Camilla Falsini che riprende il motivo della tigre sul Palazzo dello Sport. Qui sarà grandiosa, nel 2022, l’immagine del cardellino, scomposto in stile dinamico e cubista, dando l’idea del volo e della vita. Operazioni che permettono a “Immaginaria” di entrare nei più noti circuiti nazionali di street art. Segue, poi, un intervento di Ersilia Sarrecchia in un angolo suggestivo. Un trionfo di colori si avvera, all’isola ecologica, nel murale “Crisalidi disabitate” di Alessandra Senso che si interroga anche sull’“impatto ambientale della produzione dei nostri gioielli tecnologici”.

Meno investimenti nel 2023 per la guerra in Ucraina e costi energetici alle stelle. Ma il viaggio della conoscenza continua con Luogo Comune (Jacopo Ghisoni) che dipinge su una cabina Hera particolari della vita del parco Alda Merini. Lo stesso fa Giovanni Dallo Spazio su una cabina elettrica. Di Corn 79 (Riccardo Lanfranco) il murale più recente, di polifonia cromatica e di connotazione astratta in piazza Delfini. Tutte da scoprire questi murales, il 15 settembre alle 17, durante la camminata culturale, con autorità, guidata del fotografo Sergio Silvestri, amante dell’arte murarial