Gazzetta di Modena

La rassegna

Modena. Se l’artista esplora il campo della musica e della scienza

Michele Fuoco
Modena. Se l’artista esplora il campo della musica e della scienza

Alla Palazzina le installazioni del tedesco Castern Nicolai

14 settembre 2023
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Dice di avere un rapporto speciale con l’Italia Castern Nicolai, la cui mostra “Strahlen / Raggi”, viene aperta domani, dalle 9 alle 23, alla Palazzina dei Giardini. Stesso orario sabato, mentre domenica dalle 9 alle 21. L’artista e compositore tedesco, conosciuto a livello internazionale con lo pseudonimo di Alva Noto, confessa di amare molto il nostro paese e di essere vissuto a Roma. È contento che per la prima volta uno spazio museale gli dedichi una mostra così ampia.

«Il titolo “Strahlen / Raggi allude – nota il curatore della mostra Lorenzo Respi – non solo alle leggi fisiche di propagazione delle particelle luminose e delle onde sonore, ma in termini poetici anche all’energia emanata dall’oggetto-opera d’arte concepito dal genio creativo umano. Esplorando gli ambiti di transizione tra musica, arte e scienza, Carsten Nicolai intende superare le barriere percettive e sensoriali dell’uomo cercando di sintetizzare i fenomeni fisici, come il suono e la luce, in un’unica esperienza immersiva e plurisensoriale. Questi Strahlen si propagano seguendo schemi matematico-geometrici calcolabili e prevedibili, che improvvisamente possono però distorcersi dando origine a errori o contro fenomeni auto-organizzanti. Il risultato estetico dell’intervento dell’artista su questi eventi fisici prende forma attraverso nstallazioni site specific edipinti nei quali un complesso codice di segni acustici e visivi mette in stretta relazione corpo umano e spazio circostante, cercando di annullarne la distanza fisica attraverso l’interazione sensoriale».

L’artista si sofferma sulle opere recenti, soprattutto sul progetto inedito realizzato durante il lockdown dovuto al Covid 19. Parla dei pacchi spediti per posta, nel 2022, da Berlino, a 10 diverse località su isole sperdute in tutto il mondo. Pacchi contenenti, ciascuno, una cassetta a nastro magnetico non registrata, una pellicola binco e nero e una pellicola negativa a colori Kodac, Mr. Nemo (il capitano di “Ventimila leghe sotto i mari”) il nome dei destinatari perché i pacchi potessero essere rispediti al mittente.

«Sono riuscito – dice l’artista – a tornare in possesso dei tre oggetti diventati visibili e udibili. Oggetti passati sotto scanner, avevano subito l’influenza di questi raggi e di tutta una serie di campi di forze di cui non abbiamo percezione, perché la nostra capacità percettiva, come esseri umani, è molto limitata». Di questo “viaggio” è in mostra il vinile prodotto per la mostra, e le stampe della copertina. Esposto anche l’omaggio che l’artista ha sentito di fare ad un suo caro amico, musicista e compositore, scomparso dopo una lunga malattia. «Ci tenevo a rievocare – sottolinea l’autore – il suo spirito in un’opera che è molto personale».

Due le grandi opere realizzate con gesso, vernice vinicola e seta su legno ispirate al design del cofanetto che raccoglie la riedizione di cinque dischi. Nella grande sala d’ingresso della Palazzina una installazione multimediale che si presenta come uno strumento scultoreo funzionante, controllato da un contatore geiger che misura la radioattività dell’ambiente circostante. Si caratterizza per particelle compatte all’interno dell’opera che si trasforma in luci e suoni. Ci si trova davanti ad una “macchina” visivo-sonora per mostrare ai nostri sensi una composizione scritta interamente per caso. È in due versioni, una bianca e l’altra nera, l’installazione “reflektor distorsion”, in metallo, acqua, neon e suono, che si trovano ai punti estremi della Palazzina. La vasca rotante ha la forma a specchio parabolico. Tre gli effetti ottici simultanei: la specchiatura, il riflesso e la distorsione”. La mostra, fino all’11 febbraio, è in collaborazione con Smart Life Festival di Modena. L’artista sarà protagonista di una perfomance, il 28 settembre, al Teatro Storchi.