Gazzetta di Modena

Al Pavarotti Freni

Modena. Franconi: «Il mio Don Carlo ha uno sguardo sul futuro»

Paola Ducci
Modena. Franconi: «Il mio Don Carlo ha uno sguardo sul futuro»

Il regista newyorkese spiega come ha interpretato l’opera: «Siamo partiti da Visconti e abbiamo dato un ampio respiro»

02 novembre 2023
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Prosegue con Don Carlo di Giuseppe Verdi la stagione lirica al Teatro Comunale Pavarotti-Freni, con recite domani alle ore 20 e domenica alle 15,30. Lo spettacolo, realizzato in coproduzione con Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e Teatro Galli di Rimini, riprende un allestimento curato dal nostro teatro in occasione del bicentenario verdiano del 2012 (questa volta nella versione ‘Milano’ in quattro atti, più breve rispetto alla versione ‘Modena’ presentata per la celebrazione del compositore). La recita del giorno 5 sarà trasmessa in diretta su OperaStreaming.com.

L’opera, programmata nella stagione 2021, era stata rappresentata in forma di concerto e per la sola visione in streaming a causa della pandemia. L'opera, la più lunga e ambiziosa di Verdi, è un'epopea cupa e appassionata della Spagna al culmine dell'Inquisizione e getta uno sguardo profondo sull’intreccio fra la sfera personale e politica dei protagonisti.

Il cast, con artisti di assoluto prestigio internazionale, è formato da Michele Pertusi, Piero Pretti, Anna Pirozzi, Teresa Romano, Ernesto Petti, Ramaz Chikviladze, Andrea Pellegrini, Michela Antenucci e Andrea Galli. La direzione musicale dello spettacolo è affidata a Jordi Bernàcer, alla guida dell’Orchestra dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini e del Coro Lirico di Modena preparato da Giovanni Farina. La regia è di Joseph Franconi-Lee (con scene e costumi di Alessandro Ciammarughi e luci di Claudio Schmid) che ripropone il suo riuscitissimo e applaudito allestimento del 2013.

Il regista Joseph Franconi – Lee, newyorkese di nascita ma di madre italiana, dopo la laurea in biologia, gli studi di violino e pianoforte alla Juilliard School e una tesi su Visconti, è giunto in Italia come giornalista inviato dell’«Interview Magazine».

In occasione di una Manon al Teatro dell’Opera di Roma ha conosciuto Alberto Fassini, di cui è stato assistente per vent’anni sino alla sua morte avvenuta nel 2005. Il suo debutto nel 1994 con Francesca da Rimini al Teatro Massimo di Palermo (con Raina Kabaivanska e José Cura) ha ricevuto il plauso della critica. Da quel momento ha intrapreso una carriera che ha visto i suoi allestimenti rappresentati in importanti palcoscenici internazionali. «Nella mia vita ebbi una grande fortuna - racconta Franconi -Lee- lavorai per anni accanto ad Alberto Fassini che fu l’assistente storico di Visconti, nell’allestimento storico del Teatro Roma del Don Carlo. La versione che portiamo in scena al Pavarotti Freni fu quella che mi fi chiesta nel 2012 dal Teatro di Parma, andata poi in scena a Modena. Ricordo che quando mi fu chiesto io e il costumista scenografo Ciammarughi abbiamo accettammo la sfida e decidemmo di mettere in scena un nuovo Don Carlo con una decisa nuova visione. Per la riuscita dello spettacolo io devo sicuramente tanto a Ciammarughi – continua il regista- lui è stato forse più bravo di me ad innovare. Per forza maggiore, vista la mia influenza, mi sentivo molto bloccato in un taglio di regia sicuramente più "Viscontiana", ma insieme, siamo riusciti a dare un taglio nuovo, che poi è stato molto apprezzato e che senza dimenticare Visconti guarda al futuro. La forza di questo nuovo Don Carlo a Modena però sta anche nella scena interamente dipinta a mano illuminata dalla bravura di un light designer di esperienza come il triestino Claudio Schmid, che nel 2012 non lavorava ancora con noi così come nella bravura degli interpreti, in assoluto tra i migliori sul panorama internazionale- conclude il regista- insomma un’opera che continua a stupire e a rimanere estremamente attuale nel suo corollario di passioni e di sentimenti umani più profondi, tutti palpabili attraverso la musica di Verdi».

Oggi alle 18 presso il Ridotto del Teatro, Giovanni Bietti, collaboratore di Rai Radio 3, presenterà l’opera con esempi al pianoforte in occasione di Invito all’Opera, gli incontri di presentazione dei titoli della stagione lirica organizzati in collaborazione con Amici dei Teatri Modenesi.