Gazzetta di Modena

Movida

Tutti in pista a La Buca di Montese

Tutti in pista a La Buca di Montese

In Appennino il locale ritorna alla grande

10 novembre 2023
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Montese Indio d’estate e La Buca d’inverno. Non c’è più alcun dubbio su quale sia, ancora dopo anni, la “capitale” delle discoteche in Appennino, modenese e non solo. Dopo una stagione estiva da tutto esaurito sul “monte”, ora si ritorna al chiuso, alla Buca, sotto il ristorante e hotel Miramonti, in un locale completamente rinnovato che ha già fatto registrare due tutto esaurito in altrettante serate. E sabato arriva uno degli eventi più iconici: il “No Filter” con Ricky Le Roy, Franchino, Mario Più, Joy Kitikonti, 00Zicky e Luca Pechino. Un unicum a livello locale così come nazionale, basti pensare che la discoteca ha aperto i battenti nel 1959 e non si è mai fermata, sempre sotto la gestione della famiglia Picchioni. Al timone della direzione artistica c’è lui, Mirko Donnini, che ci ha spiegato il ragionamento alla base di questa nuova stagione di eventi. «Siamo partiti dal vero concetto della discoteca – spiega Donnini – ovvero luogo dove si vende musica. Sembra una banalità, ma negli ultimi anni le cose sono un po’ cambiate, l’esigenza è quella di seguire il pubblico, chiamando sul palco l’artista da copertina senza pensare all’esperienza, senza dare un valore aggiunto. Le modifiche sono state incentrate su questo, sul voler migliorare il locale: grandi investimenti su nuove luci e video led, il tutto governato da professionisti, animazione ogni sabato e una nuova sala, che porta a quattro il numero totale. Ognuna offre un’esperienza differente: house commerciale e tech house nella principale con Lorenzo Ballerini e Becky, techno nella Mopen con Luca Soldi, generi vari nella Pic'canto con Mirco Ballerini e Sirro e infine la nuova Bubble Box, dove mettiamo pezzi che raramente si ascoltano in discoteca con Gima». Nuova linfa per la storica discoteca che dopo 65 anni è più in salute che mai, lo confermano i grandi numeri delle prime due serate, entrambe da tutto esaurito, e il bacino di pubblico sempre più ampio. «I ragazzi arrivano sia da Modena che da Bologna – continua Mirko Donnini – non mancano quelli dalla Toscana. È sempre stato così, essendo una terra di mezzo, ma ultimamente l’interesse è aumentato ancor di più, il pubblico è nuovo e vario. Credo che Indio e Buca si siano aiutati a vicenda, contribuendo al successo in ugual misura. Ci tengo a ringraziare in particolar modo Matteo Grotti, il mio braccio destro nonché responsabile pubbliche relazioni, per il suo grande lavoro».