Gazzetta di Modena

Il cartellone

Modena. Parte il Viaemili@docfest

Nicola Calicchio
Modena. Parte il Viaemili@docfest

Inizia un percorso tra letteratura, narrazione di genere e salute mentale

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Modena Letteratura, salute mentale e narrazione di genere sono i tre focus tematici, spesso intrecciati tra loro, che caratterizzano la 14ª edizione del “Modena Viaemili@docfest”, il festival del documentario che da giovedì 16 a domenica 19 novembre, torna al cinema Astra di Modena con film, incontri con registi e autori, il concorso on line delle scuole di cinema, e presentazioni a ingresso libero e gratuito. L'iniziativa, realizzata da Arci, è stata presentato ieri mattina, a Palazzo Comunale, alla quale hanno partecipato l’assessore alla Cultura del Comune di Modena Andrea Bortolamasi, Roberto Roversi, presidente di Ucca (Unione circoli cinematografici Arci) e direttore artistico del festival, Anna Lisa Lamazzi, presidente Arci Modena.

L’edizione 2023 del Festival, come ha spiegato Roversi, prova a intrecciare “in modi affascinanti e dinamici il cinema documentario, la letteratura e il contemporaneo attraverso una selezione di opere che offrono una riflessione profonda sulla società, sulla natura umana e sul mondo che ci circonda”. Il Festival debutta alle 21 di domani, con “Bellezza, addio”, il film di Carmen Giardino e Massimiliano Palmese, che racconta il poeta Dario Bellezza, a 27 anni dalla scomparsa. La letteratura attraversa le giornate del festival con diversi film: la vita della poetessa Patrizia Cavalli è protagonista di “Le mie poesie non cambieranno il mondo” di Annalena Benini e Francesco Piccolo, presenti in sala (sabato 18 alle 21), a “Italo Calvino: lo scrittore sugli alberi” è dedicata, nel centenario della nascita, l’opera di Duccio Chiarini (domenica 19 alle 15), mentre “La solitudine è questa”, di Andrea Adriatico (domenica 19 alle 17), racconta lo scrittore Vittorio Tondelli. Infine, “Svegliami a mezzanotte”, di Francesco Patierno, è il film tratto dall’omonimo libro scritto da Fuani Marino che ne è anche la protagonista e che sarà in sala. Come da tradizione, venerdì 17 al Modena Viaemili@docfest tornano il contest online dedicato alle scuole di cinema nazionali e internazionali e il concorso “Meglio Matti che Corti” che racconta la salute mentale con sette cortometraggi, uno italiano e sei di produzioni europee, tra i quali anche il vincitore del Premio Oscar al miglior cortometraggio 2023 “An Irish Goodbye” di Tom Berkeley e Ross White. Sempre venerdì saranno proiettati “Il popolo delle donne” di Yuri Ancarani (ore 11.30, visione riservata ai giornalisti accreditati) e “La generazione perduta” di Marco Turco (ore 17), sul drammatico fenomeno dell’eroina negli anni Settanta. Sabato 18, alle 18, la presentazione del catalogo “L’Italia che non si vede” a cura di Ucca, con la proiezione di “After the bridge” di Davide Rizzo e Marzia Toscano, che narra il dramma di una madre che perde il figlio, che fa parte di un commando jihadista e, alle 20, le premiazioni del concorso Viaemili@docfest, per le scuole di cinema italiane e internazionali, con la possibilità di premiare i documentari votando online sul sito fino ad oggi. Domenica 19, il festival chiude con due documentari che raccontano due degli scrittori italiani più importanti: alle 15 “Italo Calvino: lo scrittore sugli alberi” di Duccio Chiarini, che sarà in sala e che porta un omaggio nel centenario dalla nascita di Calvino e una riflessione sulla sua opera più importante, “Il barone rampante”, che diventa il prisma attraverso cui guardare il rapporto tra l’opera e la giusta distanza dalle cose del mondo. A seguire, alle 17, “La solitudine è questa” di Andrea Adriatico, che sarà in sala, e racconta lo scrittore Pier Vittorio Tondelli attraverso le parole di sette autori under 40, tra i quali Jonathan Bazzi e Viola di Grado e Paolo di Paolo, intervistati da Lorenzo Balducci e Tobia de Angelis, e otto città in cui ha vissuto. Extra festival: l’ultima anteprima in programma stasera, alle 21, all’Hangar Rosso Tiepido con “Ragtag” di Giuseppe Boccassini, in collaborazione con il Ribalta Experimental Film Festival e un evento post festival, mercoledì 29 novembre alle 21.15 alla Sala Truffaut di Modena, con la proiezione di “Il popolo delle donne” di Yuri Ancarani (ingresso a pagamento). Il programma del festival, che è a ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti, è consultabile su www.modenaviaemiliadocfest.it.