Gazzetta di Modena

Il progetto

Formigine. L’universo di Ubaldo Giusti tra divertimento e istruzione

Formigine. L’universo di Ubaldo Giusti tra divertimento e istruzione

Il fondatore svela i segreti della casa “Keep Digging”

28 novembre 2023
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Certe favole ne sanno una più del diavolo. Oppure sono capaci di inventarsene una che ne contiene tante, come una matrioska. Beh, si fa presto a dire favolista. Ma se uno scrive «l’Universo in favola» immaginando un viaggio narrativo crossmediale alla scoperta del cosmo?

Sembra di stare sulla USS Enterprise di Star Trek, e, invece, siamo fra le righe di un libro. Concepito da Keep Digging Production, «L’Universo in Favola», antologia di racconti per bambini e sognatori, è farina del sacco di Ubaldo Giusti. Modenese classe 1991, fondatore e Ceo della Casa di Produzione Cinematografica ed Editoriale Keep Digging con sede a Formigine.

Diplomato in scrittura creativa alla Scuola Holden di Torino, è l’ideatore dei testi delle favole. Nipote del giornalista Giorgio Giusti, è guidato dal pensiero che «portare rispetto agli altri e alla natura equivalga a prendersi cura di noi stessi; così come prendersi cura di noi stessi equivalga a far del bene al mondo».

Perciò via libera a fenomeni naturali raccontati ai più piccoli attraverso storie leggere. A ciascuna di loro è affidata una tematica sociale. La prima uscita della raccolta è «Eclissi»: una storia di solidarietà e amicizia tra la Terra e la Luna. Questo primo capitolo uscirà in duplice formato: come libro illustrato e come cortometraggio animato. Keep Digging infatti vuole inserirsi nel mercato dell’intrattenimento con prodotti crossmediali, concepiti per attrarre l’interesse di più persone possibili. I disegni sono di Maddalena Brozzi; che ha curato anche il progetto grafico, lo script del cortometraggio della sceneggiatrice Costanza Bongiorni, che ha appena vinto il premio Matador, la regia di Giulia Iaquinandi, che ha gestito tutta la lavorazione del corto, la colonna sonora originale è di Ylenia Lampis, una musicista che ha sbaragliato la concorrenza di oltre 20 proposte. Ubaldo Giusti, professione? «Vengo dall’editoria, dal mondo della scrittura creativa. Ho pubblicato a 21 e a 23 anni, poi mi sono approcciato al mondo della postproduzione video e ho fondato la casa di produzione cinematografica Keep Digging. Oggi sono un produttore cinematografico e uno scrittore».

Quante persone lavorano nella sua azienda?

«In sede siamo in due: io e il mio alter ego, Samuele Zangara. Lui segue tutta la parte esecutiva, è il direttore di produzione, sceglie i professionisti di volta in volta necessari. Tutti gli altri lavorano da remoto, fino alla fase finale. Per «Eclissi», ad esempio, perché tutto fosse perfetto, sono salite a bordo 18 professionalità differenti, fra scrittura, grafica, animazione, montaggio, sound designer, musiche…. Una squadra quasi tutta al femminile organizzata in mini cluster di competenze molto affiatate».

Cosa si propone la sua casa di produzione?

«L’ho fondata quasi 5 anni fa per esplorare un mercato, come quello che gravita attorno alla narrazione, molto complesso. La mia vocazione è senz’altro lo storytelling ma non esclude i giochi da tavolo, ad esempio. Mi piace inventare universi narrativi diversi e creare contenuti per differenti media. L’obiettivo finale è quello di offrire al pubblico format diversi, interattivi, incoraggiare le persone ad andare alla scoperta di se stesse e, allo stesso tempo, a trovare nuovi spazi di libertà. Siamo cacciatori di storie, sceneggiature, racconti, romanzi e belle idee».

Come siete arrivati ad «Eclissi»?

«Dopo 10 produzioni cinematografiche «Eclissi» è la prima medaglia a due facce: è sia un libro che un corto da 6 minuti. L’idea è quella di caricare il corto su piattaforme gratuite in modo che possa fare da volano al libro illustrato».

Una creatura che si diverte…

«Un prodotto editoriale crossmediale che trasuda ironia, la chiave per poter scoprire nuovi mondi con leggerezza».

Prossimi progetti?

«Due storie già scritte, una sul ciclo dell’acqua e una sulla nascita della prima stella».