Gazzetta di Modena

Lo spettacolo

Modena, Muniz: «I guru e un cadavere per una commedia travolgente»

Nicola Calicchio
Modena, Muniz: «I guru e un cadavere per una commedia travolgente»

Oggi e domani al Michelangelo uno spettacolo inedito in Italia

05 dicembre 2023
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Modena Rappresentata per la prima volta in Italia arriva, questa sera e domani sera sempre alle 21, al teatro Michelangelo di Modena, “C’è un cadavere in giardino”, sagace commedia del drammaturgo canadese Norm Foster interpretata da Sergio Muniz e Miriam Mesturino.

Con i protagonisti sul palco Maria Cristina Gionta, Luca Negroni, Giuseppe Renzo e Valentina Maselli, per la regia di Silvio Giordani. La versione italiana della pièce è di Pino Tierno e Consuelo Versace. Norm Foster, definito il “Neil Simon canadese”, offre uno spettacolo intelligente e beffardo. Secondo il regista Silvio Giordani, Foster ha la capacità di far ridere il pubblico con un linguaggio ironico e colto, mantenendo una punta di sarcasmo.

La pièce è descritta come un moderno vaudeville, una farsa giallo-rosa in cui porte che si aprono e si chiudono, campanelli, squilli del telefono e citofono diventano parte integrante dello spettacolo, creando un ritmo vorticoso che coinvolge attori e spettatori.

"C’è un cadavere in giardino” narra le vicissitudini di una coppia di attori, Aldo e Cinzia Selvaggi, che dopo aver rappresentato vari spettacoli e aver calcato per anni teatri sperduti per l’Italia, all’improvviso vedono cambiare la loro vita, trasformandosi in “Guru dell’auto-aiuto” e grazie ai media, diventano ricchi e famosi. Ad un certo punto, però, il loro rapporto coniugale s’incrina, diventa opaco: prova ne sia che all’improvviso un giorno Aldo trova in flagrante adulterio sua moglie Cinzia con il giardiniere che, per la grossa paura di essere stato scoperto, muore d’infarto, trasformandosi in un ingombrante cadavere da occultare. Ad aiutare la coppia giunge a proposito la loro agente Ruby che propone, visto che la casa ha un bellissimo giardino di scavare una buca proprio in quel giardino.

Ma ecco che, nel cercare di nascondere il “pacco” ingombrante, arrivano a rovinare la “festa” prima Geremia Castelli, un giornalista amante del gossip e molto invadente, che si finge corteggiatore di Ruby per scoprire segreti e misteri dei coniugi Selvaggi, e dopo l’ispettore di polizia, tale Andrea Piccioni, che cerca, guarda caso, proprio il giardiniere, implicato, secondo lui, in qualcosa di losco. «Tante risate con un linguaggio ironico, colto e beffardo del geniale commediografo canadese – spiega il protagonista Sergio Muniz – La commedia viene rappresentata per la prima volta in Italia ed il pubblico la sta accogliendo molto bene. Lo stato del teatro dopo il covid non è ancora molto roseo anche se qualcosa si muove. Infatti, in molti teatri abbiamo registrato il tutto esaurito».

Una commedia divertente che fa riflettere sul fatto che fama e felicità spesso non vanno di pari passo? 

«Spesso le due cose non coincidono. La felicità poi è molto effimera e se per una persona vuole dire una cosa per altri ha un significato diverso. La fama non dà certo felicità e può togliere la tranquillità di una persona».

Con la sua compagna di viaggio però vi accorgete che fare il guru è più redditizio?

[«Viviamo in una società di mercato e cerchiamo di crescere e, quindi, vogliamo anche noi la nostra fetta e ci proviamo anche fingendo visto che siamo due attori. Funziona davvero e la gente ci crede. La società di oggi è piena di guru».

In scena siete in sei e ognuno ha una sua identità.

«Il mio personaggio e quello della Mesturino sono un po' noiosi. Quelli dei nostri compagni di viaggio sono sicuramente sopra le righe. Il più bel ruolo è quello della domestica, poi c'è un poliziotto ed un giornalista. Riescono a creare la comicità portando i loro personaggi a essere ridicoli e sono molto disegnati».

Nei giorni scorsi lei ha fatto un appello per non fare chiudere il centro di medicina rigenerativa Holostem di Modena. Sembra che sia stata trovata una soluzione.

«L'Holostem è un polo dove si sperimentano anche terapie per la epidermolisi bollosa, malattia che colpisce la pelle che conosco molto bene perché mio figlio ne è affetto. Io mi sono affidato al centro modenese perché conosco bene molte persone. Qualche giorno fa la bella notizia che l'Holostem può continuare ad andare avanti. Speriamo che tutto si possa risolvere per dare una speranza a chi è affetto da malattie rare».