Carpi, Victoria Chaplin e Thierrée: quando il circo è meraviglia
Un volo della fantasia per uno spettacolo che trionfa da tre decenni: nell’epoca del virtuale e degli effetti speciali l’incanto è la semplicità
Carpi Al teatro Comunale di Carpi questa sera, con inizio alle 21, arriva uno degli spettacoli evento dell’intersa stagione.
É difficile definire uno spettacolo come quello ideato e messo in scena da Jean Baptiste Thierrée e Victoria Chaplin, che conosce un successo ininterrotto da tre decadi.
Per oltre un’ora e mezza si susseguono senza interruzione trucchi, battute, gag, acrobazie. ..ma se si dovesse riassumere in breve ciò che “Le cirque invisible” rappresenta, probabilmente la parola esatta per farlo sarebbe “magia”. Magia non come abile prestidigitazione, ma la magia a cui si credeva da bambini, quella che questo mondo sempre più tecnologizzato e frenetico sta cancellando.
Quando si spengono le luci della platea e si accendono i riflettori sul palco, tutto quello che lo spettatore deve fare è dimenticare la razionalità e lasciarsi trasportare dalla leggerezza e dalla bravura di questi due artisti straordinari.
Jean Baptiste Thierrée affascina con i suoi modi di bambino vecchio, con la sua esperienza che è messa al servizio di una continua parodia dei tradizionali spettacoli di prestigio. I trucchi ci sono, ma non sono essenziali come la complicità che si crea tra attore e spettatori.
Victoria Chaplin si presenta agli antipodi del suo compagno di giochi: come lui è istrionico e fracassone, così lei si presenta sulla scena silenziosa, con uno sguardo stupito e un po’spaventato, ammantata in vestiti che si trasformano in pochi attimi in un fantastico zoo immaginario. Sempre perfetta ed eterea, cavalca ippogrifi di sedie, si trasforma in una magnifica donna-orchestra, eseguendo uno stupendo concerto per bicchieri, tegami e cucchiai.
È il petit-cirque di Victoria Chaplin e Jean Baptiste Thierrée: unico e irripetibile. Un circo sognato, reinventato, dove tutto si svolge in un fluire, in apparenza, privo di ogni fatica, naturale e spontaneo come un trastullo, un circo venato di surreale, creato da due artisti che, nell’epoca del virtuale e degli effetti speciali, riescono a incantare con la loro arte fatta di stracci e precisione, in grado di creare divertenti corto-circuiti nell’immaginario degli spettatori.
Victoria Chaplin e Jean Baptiste Thierrée sono gli acrobati, i fantasisti, gli illusionisti, i funamboli, i prestigiatori, i clown, i musicisti di questo circo immaginario, di questo volo della fantasia.
E quando Jean Baptiste Thierrée fa acrobazie con le bolle di sapone e poi le colpisce con un martello e le bolle suonano a festa come campane, dimostra come l’incantesimo teatrale può davvero trasformare la realtà delle cose!
Ultimi biglietti disponibili al botteghino del teatro.