Gazzetta di Modena

Il concerto

Modena, Noa in Duomo: «La mia musica è per la pace»

Paola Ducci
Modena, Noa in Duomo: «La mia musica è per la pace»

La cantante israeliana e la crisi a Gaza: «Grazie Modenesi, avete avuto coraggio»

29 gennaio 2024
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Modena Noa, accompagnata da Gil Dor e Solis String Quartet è stata la stella che ha brillato ieri sera in Duomo a Modena, gremito per il tradizionale Concerto di San Geminiano, santo patrono della città che si celebrerà mercoledì.

«Sono felice di essere a Modena – aveva esordito già nella mattinata e ha ribadito ad inizio serata la cantante israeliana – ringrazio di cuore il sindaco Muzzarelli e i promotori di questo evento per avermi invitato. Sono stati coraggiosi e sono andati controcorrente rispetto a quello che sta accadendo in altri Paesi europei, dove molti dei miei concerti sono stati annullati per paura che possa accadere qualcosa. Ma oggi più che mai credo sia necessario essere coraggiosi e fare come Modena per offrire un segnale al mondo di pace e solidarietà contro la paura. Mi aspetto che qualcuno possa criticare la scelta - ha sottolineato la cantante rivolgendosi al sindaco- eppure il messaggio che voglio offrire attraverso la mia musica è solo uno ed è quello di “pace”, che si contrappone alle azioni disumane di cui in questo momento sono vittime ebrei e palestinesi nel mio paese di origine».
Il concerto di una delle più note voci jazz, dalle calde influenze mediorientali, che nel 2017 Papa Francesco volle a tutti i costi accanto a sé al meeting mondiale della gioventù di Cracovia e che si è esibita nelle sedi più prestigiose del mondo, ha proposto nella nostra città brani del proprio repertorio e canti della tradizione ebraica.
Con lei sul palco il chitarrista, produttore e arrangiatore Gil Dor e il Solis String Quartet, un progetto musicale dal respiro internazionale nato nel 1991 dall’incontro sul suolo partenopeo di quattro musicisti, compositori e arrangiatori: Vincenzo Di Donna (violino), Gerardo Morrone (viola), Luigi De Maio (violino) Antonio Di Francia (cello).
«Amo cantare nelle chiese e in tutti i luoghi di culto – dice Noa- perché per me la musica è sacra e quando io canto prego. In questa cattedrale poi l'atmosfera che si respira è davvero magica, unica e molto emozionante».
La cantante si è detta molto preoccupata per quanto sta accadendo nel Mar Rosso, perché teme un possibile allargamento del conflitto. Noa da sempre è impegnata, anche sui suoi canali social, a promuovere la pace in Palestina, come unica via per poter risolvere il conflitto. Nel suo discorso non ha risparmiato parole molto dure sia nei confronti di Hamas che nei confronti del presidente di Israele Netanyahu.

«Hamas ha fatto cose terribili – ha tuonato - ha ucciso senza ritegno e pietà ebrei, cristiani e musulmani, senza risparmiare nemmeno i bambini. Personalmente, ho perso molti amici. Nello stesso tempo sto male e sono assolutamente contro tutto quello che Israele sta facendo a Gaza. Le colpe di questo massacro sono da far ricadere sulle due leadership in conflitto, quella israeliana e quella palestinese, che hanno entrambi la colpa di aver tradito le loro rispettive patrie e di rifuggire da soluzioni pacifiche optando invece solo per la violenza e la devastazione. Ora in Israele finalmente ci sono migliaia di persone che stanno scendendo in piazza contro Natanyau, e tra questi ci sono anche io. Netanyahu deve andarsene, così come il leader di Hamas. Urge un intervento della comunità internazionale che deve assolutamente lavorare per riportare la pace nei nostri territori e accordarsi per una risoluzione pacific».
La cantante ha infine ribadito il suo impegno che attraverso la musica ha la mission di «costruire ponti e superare le barriere tra culture e religioni».
Il concerto, presentato dalla giornalista Federica Galli, promosso da Fondazione di Modena con il patrocinio del Comune di Modena e l’organizzazione di Modenamoremio, è stato un grande successo e si è concluso senza problemi di ordine pubblic