Gazzetta di Modena

Lo spettacolo

Con Rezza e Mastrella le perversioni umane messe alla berlina

Con Rezza e Mastrella le perversioni umane messe alla berlina

Questa sera a Pavullo Pitecus in scena al Mac Mazzieri

31 gennaio 2024
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Pavullo I pluripremiati artisti Antonio Rezza e Flavia Mastrella arrivano nei Teatri Ater modenesi con due capisaldi della loro congiunta produzione teatrale degli anni ’90 dello scorso secolo: Pitecus e Io. Il primo in scena questa sera al teatro Mac Mazzieri di Pavullo, il secondo venerdì al Teatro Troisi di Nonantola.

In entrambe le pièce, l’istrionico e vulcanico Antonio Rezza si muove tra i quadri di scena, teli di tessuto o teli d’arte di Flavia Mastrella che risultano essere un elemento fondamentale, una vera e propria operazione di arte applicata alla drammaturgia. I due formano un binomio artistico ben collaudato a partire dagli anni ’80, le loro opere si caratterizzano per grande capacità inventiva e l’utilizzo di diversi codici linguistici, il cui filo conduttore è sempre l’ironia, il gioco, i toni dissacranti.

Pitecus in scena a Pavullo è uno dei capolavori del loro teatro comico e irriverente.

Lo spettacolo analizza il rapporto tra l’uomo e le sue perversioni: si susseguono storie di tanti personaggi, un andirivieni di gente che vive in un microcosmo disordinato, stracci di realtà senza filo conduttore, sublimi cattiverie rendono comici e aggressivi anche argomenti delicati. Non esistono rappresentazioni positive, tutti si sentono vittime, comprano sentimenti e dignità, non amano, creano piattume e disservizio.

I personaggi fanno capolino dalle fessure e dai buchi di stoffa variopinti: colori, forme, movimento e parole si mischiano. Ogni quadro di scena è la scenografia mista al costume, ogni storia ha il suo habitat, ogni personaggio un corpo diverso, ognuno parla un dialetto misto e attraverso la recitazione, assume una forma caricaturale.

Nel 2018 Rezza è stato premiato con il Leone d’Oro alla carriera alla Biennale di Venezia. La motivazione sottolienava che «Antonio Rezza è l’artista che fonde totalmente, in un solo corpo, le due distinzioni di attore e performer, distinzioni che grazie a lui perdono ogni barriera, creando una modalità dello stare in scena unica, per estro e a tratti per pura, folle e lucida genialità. Flavia Mastrella è l’artista che crea habitat e spazi scenici che sono forme d’arte che a sua volta Rezza abita e devasta con la sua strepitosa adesione; spazi che abita e al tempo stesso scardina, spazi che diventano oggetti che ispirano vicende e prendono vita grazia alla forza performativa del corpo e della voce di Rezza. Da questo connubio sono nati spettacoli assolutamente innovativi dal punto di vista del linguaggio teatrale».