Gazzetta di Modena

L’evento

Fiorano, la corona di Mary of Modena per la prima volta al Santuario

Elena Corradini
Fiorano, la corona di Mary of Modena per la prima volta al Santuario

Indossata dalla principessa estense quando il marito Giacomo II fu incoronato re d’Inghilterra, Scozia e Irlanda nel 1685

29 aprile 2024
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Fiorano  È stata presentata per la prima volta sabato nel Santuario della Beata Vergine del Castello di Fiorano una copia della corona regale del tutto simile a quella che indossò la principessa estense Maria Beatrice, ricordata dagli inglesi come Mary of Modena, nella collegiata di San Pietro presso l’abbazia di Westminster a Londra, quando il marito Giacomo II Stuart venne incoronato con una cerimonia solenne re d’Inghilterra, Scozia, Irlanda il 23 aprile 1685, dopo la morte del fratello Carlo II.

Maria Beatrice, figlia del duca Alfonso IV d’Este e di Laura Martinozzi, nipote del cardinal Mazzarino, dodici anni prima, nel 1673, aveva infatti sposato giovanissima, a soli 14 anni, Giacomo Stuart, che era duca di York e che da due anni era rimasto vedovo della moglie Ann Hyde. Le trattative per il matrimonio erano state effettuate da Henry Mordaunt, conte di Peterborough, che aveva avuto dal duca di York l’incarico di ambasciatore straordinario per il delicato compito di trovargli una sposa desiderabile e disponibile.

Le nozze erano state celebrate a Modena dal cappellano di corte don Andrea Roncagli per procura il 30 settembre, “nella cappellina della serenissima duchessa Laura”, come si legge nell’atto di matrimonio conservato nell’Archivio Storico Diocesano di Modena-Nonantola.

La corona regale, di cui è stata presentata la copia realizzata dall’artista e costumista Lucia Vincenzi, era stata disegnata dal gioielliere Richard Beauvoir “abbellita con diamanti ed una perla in modo che l’oro era quasi tutto coperto”: nella Torre del Castello di Londra è conservata un’altra copia.

Giacomo II e Maria Beatrice, ultimi re cattolici d’Inghilterra, ebbero un periodo di sovranità molto breve, poco più di tre anni, fino alla fine del 1688, quando Giacomo II venne destituito dal re protestante Guglielmo III d’Orange: i due sovrani furono costretti all’esilio in Francia.

La presentazione al Santuario di Fiorano, organizzata da Laura Corallo dell’Associazione Viceversa insieme con Laura Rebuzzi presidente dell’Associazione Bed & Breakfast Bassa Emilia Romagna e proprietaria della corona, con la presenza di Claudio Casolari, presidente della Proloco di Sassuolo, è stata anche l’occasione per ammirare da vicino le corone d’oro della Vergine di Fiorano, copie di quelle rubate nel 1959 e conservate in cassaforte: vengono poste sul capo del ritratto della Vergine collocato sopra l’altare maggiore, solo una volta all’anno, dalla sera dl 7 fino a tutto l’8 settembre, in occasione della festa a lei dedicata.

La cerimonia è stata conclusa dalla benedizione della corona regale Maria Beatrice da parte di don Roberto Montecchi, parroco di Fiorano e rettore del Santuario Diocesano, che ha sottolineato come l’occasione abbia offerto “la possibilità di riflettere sul valore del rito di incoronazione che non è solo un rito esteriore ma che porta con sé un importante significato anche dal punto di vista sacro”.

Lo storico Gabriele Imperato nel suo intervento ha precisato come il cerimoniale, di cui è esperto conoscitore, sia di antica origine e ha anche ricordato come la cerimonia dell’incoronazione sia stata mantenuta solo dalla corona inglese, unica tra quelle europee, anche se con un cerimoniale più semplificato rispetto a quello antico, che è diventato per la monarchia inglese quasi una sorta di brand.

Questa iniziativa ha segnato l’avvio di un articolato progetto culturale e turistico “Una corona a Palazzo” che, ha sottolineato Laura Corallo, proseguirà nel corso di quest’anno con altre due date del mese di maggio, le domeniche 12 e 19, nelle quali la corona sarà esposta nella Cappelle Messori del Santuario di Fiorano. Continuerà poi durante l’estate con l’esposizione al Castello di Montecuccolo a Pavullo, gestito dall’Associazione Terra e Identità e in ottobre con un evento al Palazzo Ducale di Modena, dove la principessa trascorse i primi quattordici anni della sua vita prima di trasferirsi in Inghilterra.