Serie tv su Mussolini, tra i protagonisti c’è anche l’attore carpigiano Stefano Cenci
Nella serie “M. Il figlio del secolo” interpreta il futurista Filippo Tommaso Marinetti: «Avevo una piccola parte, ma interpretare una figura così complessa per me è stato un onore. Dopo tanti anni di teatro, mai avrei creduto che il cinema sarebbe stata una rivelazione»
CARPI. Prima, la penombra di una taverna dell’antica Roma, tra scommesse clandestine e uomini ubriachi; e ora la grande avventura in una delle serie tv più chiacchierate del momento, quella che ripercorre il Ventennio fascista e la figura di Benito Mussolini.
Da Carpi alla serie più chiacchierata del momento
L’attore carpigiano Stefano Cenci, volto noto del teatro italiano, ha trovato una nuova dimensione di successo: il cinema. È sul set della serie sugli splendori e la decadenza della Roma imperiale, “Those About to Die”, infatti, che il 49enne ha mosso i suoi primi passi nel mondo del cinema, e per lui, quel momento, ha segnato l'inizio di un’avventura totalmente inaspettata. Una carriera, come detto, costruita nel teatro, stravolta e arricchita dal fascino del grande schermo. La sua storia inizia a metà degli anni '90, quando, ancora giovanissimo, decide di dedicare la sua vita all’arte teatrale. Per decenni calca i palcoscenici, scrivendo e dirigendo, senza mai sfiorare davvero il mondo del cinema, che rimaneva un'attrazione osservata da lontano. Un percorso lungo, intenso, interrotto bruscamente dalla pandemia. Il Covid, infatti, ha rappresentato per Cenci, come per molti altri, un punto di svolta. Dopo due anni di forzata inattività, si apre la porta di un'opportunità inattesa, e la svolta arriva con un incontro.
Dal teatro al cinema
È Donatella Franciosi, un’agente romana, che lo guida verso un ambiente che lui stesso definisce “fratellastro” del teatro: il cinema. Grazie a lei, Cenci si ritrova su un nuovo sentiero, iniziando una carriera che in meno di due anni lo ha visto partecipare a una decina di produzioni tra film e serie televisive. «Ho avuto tanta fortuna e tante possibilità – confessa l’attore, consapevole della velocità con cui la sua vita professionale è cambiata – In un attimo mi sono ritrovato in un ambiente nuovo che in comune con il teatro non aveva nemmeno troppe cose. Mi sono portato dietro tutta l’esperienza degli anni in cui stavo sui palcoscenici dei teatri, e ho scoperto nuovi aspetti della mia professione, che mi hanno intrigato tantissimo. Così tutto ha avuto inizio».
Come detto, una delle tappe più significative di questo viaggio cinematografico è la sua partecipazione alla serie Prime Video “Those About to Die”, una proiezione storica dal tono drammatico diretta da Roland Emmerich. Qui, Cenci interpreta l’oste di una taverna romana, punto di ritrovo per scommesse illegali. «Recitare in inglese, doppiare poi in italiano: è stato divertente e arricchente», racconta l'attore con entusiasmo.
Nella serie su Mussolini
Ma questo non è stato l’unico progetto in cui il carpigiano ha brillato. Ancora devono andare in onda tante scene recitate da lui, alcune nei film e altre nelle serie tv. Una parte in particolare lo rende «fiero e orgoglioso», ed è nella serie “M. Il figlio del secolo”, diretta da Joe Wright e prodotta da Sky. Recente presentato alla mostra del cinema di Venezia, il racconto, che è tratto dal bestseller di Antonio Scurati, porta sullo schermo la nascita del fascismo e l’ascesa al potere di Benito Mussolini. In questo contesto, Cenci veste i panni di Filippo Tommaso Marinetti, uno dei fondatori del movimento futurista. «Avevo una piccola parte, ma interpretare una figura così complessa per me è stato un onore –, spiega l’attore, che non ha potuto presenziare sul red carpet di Venezia perché già impegnato su nuovi set – Dopo tanti anni di palcoscenici, mai avrei creduto che il cinema sarebbe stata una rivelazione – confessa – Non mi riferisco solo alla diversità tra l’attore cinematografico e quello teatrale, ma per le opportunità che gli ha aperto. È stata una bella novità per me questa, nonostante abbia dovuto ripartire da capo in un mondo nuovo a 49 anni. La mia carriera si è improvvisamente espansa, toccando nuove vette e orizzonti. E questo – conclude – è solo l’inizio».