Belcanto diffuso ovunque: il festival nel segno di Pavarotti
La manifestazione dal 25 settembre al 12 ottobre con spettacoli anche in musei, palazzi e chiese
MODENA. Torna per la seconda edizione “Modena Belcanto Festival 2025”, manifestazione promossa da un protocollo di intesa fra Comune di Modena, Fondazione di Modena, Fondazione Teatro Comunale e Conservatorio Vecchi-Tonelli che prenderà il via il 25 settembre per concludersi, dopo due settimane di attività a ritmo serrato, il 12 ottobre, con una serata a cura della Fondazione Luciano Pavarotti i cui dettagli non sono stati ancora resi noti, anche se con tutta probabilità sarà presente la nuova Orchestra Luciano Pavarotti.
«Patrimonio musicale da scoprire»
Il 12 ottobre sarà anche il giorno del festeggiamento dei 90 anni di Luciano Pavarotti e tornerà in piazza Grande così come al Teatro Comunale (aperto tutto il giorno) la diffusione di arie d’opera interpretate dal Maestro. «Modena e il belcanto: un’equazione quasi inevitabile ed esatta per la tradizione che porta a lontane radici storiche e culturali che nel ‘700 vide il capoluogo modenese diventare importante centro di produzione cameristica e oratoriale – sottolinea il Maestro Aldo Sisillo, direttore artistico – ma anche per l’eredità lasciata da Mirella Freni e Luciano Pavarotti rappresentanti di questa arte, insieme con Leone Magiera, che hanno contribuito a creare quella che si potrebbe definire la scuola modenese del belcanto moderno. Su questa idea abbiamo costruito il percorso della seconda edizione di questo importante Festival. Una agenda artistica, quella del Festival 2025 – continua il maestro Sisillo- densa di ambiti tematici diversi ma interconnessi, di linguaggi multidisciplinari e di mezzi espressivi multimediali, finalizzati alla valorizzazione di un patrimonio musicale ancora tutto da scoprire, da diffondere, e al quale dare continuità storica».
Eventi a Modena e in provincia
La diffusione nel territorio, il valore dell’appartenenza a un patrimonio artistico e musicale costituiscono elementi importanti anche per questa edizione del Modena Belcanto Festival, che si sviluppa in maniera diffusa, portando il pubblico nei luoghi topici della musica modenese, come il Teatro Pavarotti-Freni e siti della provincia, quali il Palazzo Ducale di Sassuolo, ma anche in spazi inusuali della vita culturale cittadina, quali la Galleria Estense, la Chiesa di Sant’Agostino. Il Festival si apre il 25 settembre presso la Chiesa di Sant’Agostino con una luce sulle origini del belcanto con la rappresentazione, per la prima volta a Modena in tempi moderni, dell’oratorio Santa Teodosia di Alessandro Scarlatti del quale ricorrono i trecento anni dalla scomparsa in collaborazione con Grandezze e Meraviglie. Si passa a un doveroso omaggio a Giacomo Puccini con la ripresa de La Bohème (26 e 28 settembre al Comunale) di cui Freni e Pavarotti rimangono memorabili e iconici interpreti con la direzione del Maestro Aldo Sisillo. Concerto di gala sarà quello che andrà in scena il 3 ottobre al Pavarotti Freni con il maestro Daniel Oren che dirigerà la Filarmonica del Teatro Comunale.
Canterà Jessica Pratt soprano dei più rinomati sulla scena mondiale. La nuova musica, sempre assimilata concettualmente al belcanto, è un altro importante segmento del Festival che quest’anno commissiona ben tre nuovi lavori a importanti musicisti. Di Claudio Ambrosini è L’Orecchio Onniudente (29 settembre Teatro delle Passsioni), partitura scritta su testi di Ruzante e Giuliano Scabia in cui l’autore, inoltre, accosta le sue pagine a madrigali e canzoni di Willaert, Padovano e Monteverdi. Una partitura a più mani, che promuove i giovani compositori, è quella de Gli uomini visti dall’alto, nuovo progetto realizzato dal Conservatorio Vecchi-Tonelli di Modena, opera da camera scritta da Antonio Giacometti e dai suoi allievi della Classe di Composizione Francesco Luppi, Filippo Passarella, Riccardo Bazzoni.
Sempre sensibile alla formazione dei giovani cantanti lirici, anche quest’anno il Festival diventa palcoscenico delle nuove generazioni che a conclusione del Modena Belcanto Masterclass – realizzato con il sostegno della Regione. La natura partecipata del Festival si avvale dell’adesione di enti assai rappresentativi, quali la Fondazione Luciano Pavarotti, Fondazione Leone Magiera, Orchestra Filarmonica del Teatro Comunale di Modena, Associazione Musicale Estense, Aver, Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, Fondazione Cineteca di Bologna, Musica Canto Parola, Gallerie Estensi, Sala Truffaut e l’associazione Amici dei teatri modenesi. Biglietti in vendita da martedì 10 giugno.