Gazzetta di Modena

Musica

Cesare Cremonini, ecco la doppia data nella sua Bologna: «Venite a sognare con me»

di Antonio Martelli

	Cesare Cremonini a San Siro
Cesare Cremonini a San Siro

Dopo il debutto a San Siro, oggi e domani il cantautore porta allo stadio Dall’Ara il suo concerto live, uno show lungo e ambizioso: «Non è tempo di concerti karaoke, ho voglio di mettermi in gioco». Tanti modenesi in partenza per cantare, ballare ed emozionarsi con lui

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BOLOGNA. «Ho ancora voglia di mettermi in gioco». Un Cesare Cremonini in grande forma ha debuttato a San Siro davanti a 57mila persone per il “Cremonini Live25”, e questa sera “gioca in casa” nello stadio del suo Bologna, il Dall’Ara gremito all’inverosimile oggi e domani. Proporrà uno spettacolo innovativo e visionario, una vera e propria opera artistica che si muove con fluidità tra registri romantici, personali, energici, rock, creando uno show di livello internazionale. Tanti i modenesi che saranno lì per lui e con lui, a cantare e ballare.

Un vero spettacolo sul palco

«Sono in grandissima forma fisica e mentale e sono molto felice di portare al pubblico, questo spettacolo nuovo», ha raccontato Cremonini incontrando i giornalisti. Sul palco l’artista darà vita ad un racconto in cui la struttura dello spettacolo è immaginata come un viaggio, riflettendo il percorso personale dell’artista, cercando di incorporare i paesaggi e le emozioni di esplorazione e scoperta. «Il mio compito come artista è trasformare le cose che mi accadono nella vita, quindi quelle più vere e più intime, in opere, in sogni e in visioni più grandi possibile», ha spiegato ancora Cremonini. «Cercherò di superare quello che ho fatto in passato, di continuare un percorso, di empatizzare al massimo l’equilibrio fra repertorio passato e presente, ma soprattutto, secondo me, l'idea di essere un artista dell'oggi», ha aggiunto. Insomma non mancheranno i grandi successi di una carriera quasi trentennale, ma non solo. Il punto di partenza è il lungo viaggio intrapreso da Cremonini nel 2022 che lo ha visto attraversare da solo tutta l’America fino a raggiungere il sogno delle aurore boreali nel Circolo Polare Artico in Alaska. Queste immagini sono state trasformate, istante per istante in simboli, connessioni artistiche, idee che sono diventate prima canzoni, e ora, finalmente, un progetto live visionario e innovativo nel grande mondo degli eventi live.

Tutti i segreti del concerto

Uno spettacolo di due ore e 30, due ore 35 «il più lungo della mia carriera» ha detto ancora l'artista in cui il nuovo disco «Alaska Baby ha un ruolo centrale» con sono otto canzoni. «Quando è uscito alcune canzoni mi hanno terrorizzato – dice Cesare ai fan – perché hai paura del giudizio e impari a proteggerti, ti metti gli occhiali anche in casa: purtroppo, però, le protezioni non funzionano mai. Ci sono canzoni nate per abbattere i muri e una di queste la dedico alle persone che sono ancora indifese». «Questo testimonia quanto credo in questo disco, nato da una crisi non di scrittura ma umana, personale, che mi ha portato a dire: ok voltiamo pagina, fermiamo tutto, andiamo lontano e mettiamoci in discussione». La scaletta intreccia con equilibrio pezzi iconici e i brani dell’ultimo album, evitando il facile effetto karaoke da greatest hits. «Quello che desidero è che il pubblico che viene a vedermi provi l'idea di essere davanti a un artista che ancora si mette in gioco, che non è seduto sugli allori e quindi che scommette su qualcosa. Non è venuto ancora per me il momento di usare il mio repertorio per creare dei meravigliosi e festanti karaoke», ha detto convinto.

La band e gli ospiti

Cremonini ha voluto al suo fianco, in questo nuovo tour che durerà più di due anni, la band storica che lo accompagna ormai da vent’anni, e di volta in volta nelle varie tappe del tour ci saranno anche vari ospiti. A San Siro ha cantato con l’artista Elisa e Luca Carboni entrambi presenti in Alaska Baby. «Luca Carboni parteciperà a più concerti possibili, è molto felice ed emozionato. Io non vedo l'ora. Sicuramente farà Bologna e poi al Circo Massimo ultima data quando ci sarà anche Lorenzo Jovanotti», ha rivelato Cremonini. «Sarà certamente un bel momento per me», ha ammesso. «Non era mai successo nei miei concerti di avere degli ospiti, ma ora che sono diventato grande mi sono aperto di più», ha spiegato ancora un Cremonini che ha detto di essere «in una fase creativa in cui mi piace collaborare, perchè vedo un grande dinamismo nella musica attuale», ha aggiunto l'ex leader dei Lunapop. «I concerti di Milano, i due di Bologna e Napoli sono eventi particolari e troppo emotivamente importanti», ha detto. In particolare «a Bologna ci tengo molto perché in un certo senso sento la responsabilità di portare avanti la tradizione della canzone bolognese», ha detto Cremonini.

Il “dietro le quinte” dello show

Molte le collaborazioni importanti di cui si è avvalso in questi due anni di lavoro dedicati allo sviluppo dello show. Un team con i migliori professionisti italiani e internazionali, hanno saputo assieme a lui creare uno spettacolo che è un’opera artistica e una narrazione potente e visionaria. Alla direzione creativa dello show a fianco di Cremonini, Claudio Santucci di Giò Forma, con cui collabora da oltre dieci anni. Particolare importanza ha avuto NorthHouse, studio creativo con sede a Londra, famoso per saper fondere video design, arti visive e tecnologie multimediali, che in precedenza ha collaborato con i Coldplay e ad eventi importanti come l’Half Time del SuperBowl e il Giubileo di platino della Regina Elisabetta.