«Il Belcanto Festival celebra Mirella stella polare tra le voci della lirica»
Il 3 ottobre a Modena serata-evento a teatro con Jessica Pratt e Daniel Oren. Il direttore del Teatro Comunale Aldo Sisillo: "Se per Belcanto intendiamo la precisione tecnica (l'omogeneità del timbro, del colore in tutta l'estensione della voce, la qualità del fraseggio e della legatura, e il passaggio da una nota all'altra in maniera più pulita possibile), non possiamo che dire che la Freni lo incarnò alla perfezione"
Modena Il concerto di gala del Belcanto Festival che si terrà a Modena al Teatro Comunale Pavarotti Freni nella serata del 3 ottobre, sarà dedicato all’indimenticabile soprano modenese Mirella Freni.
Per celebrare Freni e il Belcanto sul palco ci saranno due ospiti straordinari di eccezione: Jessica Pratt e Daniel Oren. Pratt, una tra i più celebri e celebrati soprano della scena mondiale è interprete di riferimento di un repertorio che da Haendel, Mozart Bellini, arriva a Strauss e Wagner e a Modena attraverserà con la sua ben nota agilità vocale le pagine di Ambroise Thomas, Vincenzo Bellini e Gaetano Donizetti. Sul podio, a dirigere la Filarmonica del Teatro Comunale di Modena, ci sarà invece il maestro Daniel Oren, direttore d’orchestra di fama mondiale noto per la sua direzione "trascinante" che non si limita a semplici gesti, ma si traduce in un'esperienza musicale intensa e partecipata, sia per l'orchestra che per il pubblico.
«La scelta di dedicare il Gran galà del Belcanto Festival a Mirella Freni è arrivata in modo del tutto naturale, in linea con l’idea del festival – specifica il maestro Aldo Sisillo, direttore artistico del Belcanto- tutto il festival nasce infatti con la finalità di valorizzare un patrimonio musicale ancora tutto da scoprire, da diffondere, e al quale dare continuità storica.
A tal proposito Modena e il belcanto sono un’equazione quasi inevitabile ed esatta per la tradizione non solo perché porta a lontane radici storiche e culturali che nel ‘700 vide il capoluogo modenese diventare importante centro di produzione cameristica e oratoriale ma anche per l’eredità lasciata da Mirella Freni e Luciano Pavarotti rappresentanti, insieme a Leone Magiera, di quella che si potrebbe definire la scuola modenese del Belcanto moderno. E se per Belcanto intendiamo la precisione tecnica che consiste in più caratteristiche quali l'omogeneità del timbro, del colore in tutta l'estensione della voce, la qualità del fraseggio e della legatura, e il passaggio da una nota all'altra in maniera più pulita possibile, non possiamo che dire che la Freni lo incarnò alla perfezione - continua Sisillo- quindi mi sembrava doveroso dedicare a lei il concerto del 3 ottobre in cui sarà presente un grande soprano, un grande direttore e un repertorio che la vide protagonista sui palcoscenici dei più importanti teatri del mondo».
La scelta del direttore artistico, ovviamente molto apprezzata anche dall’ Associazione Mirella Freni, è arrivata anche dopo la decisione di celebrare Pavarotti il 12 ottobre, a 90 anni dalla sua nascita, con un evento curato dalla Fondazione Pavarotti dopo che li si ricorderanno entrambi nelle giornate del 26 e 28 settembre, quando, sempre al Pavarotti Freni, andrà in scena una Bohème a firma di Leo Nucci: opera che i due big della lirica modenese interpretarono memorabilmente insieme nei ruoli di Rodolfo e Mimì.
«Questo Festival ci offrirà anche l’opportunità di interrogarci sull’evoluzione del Belcanto nella contemporaneità – conclude Sisillo- grazie ad un programma che promuove l’esplorazione di ambiti tematici diversi ma interconnessi tra loro, di linguaggi multidisciplinari e di mezzi espressivi multimediali».l