Montezemolo al Forum Monzani: «In questa terra ho passato gli anni più belli»
Sala gremita per la presentazione del docufilm “Luca: Seeing Red” a lui dedicato: tra i presenti anche gli ex piloti della Ferrari Arturo Merzario, Gerhard Berger, Jean Alesi e Renè Arnoux oltre a Max Biaggi
MODENA. Un Forum Monzani gremito da personalità del mondo dell’imprenditoria, della politica ma soprattutto della Ferrari e del mondo della Formula 1 ha accolto ieri – giovedì 2 settembre – Luca Cordero di Montezemolo per l’anteprima a Modena del docufilm a lui dedicato dal titolo “Luca: Seeing Red”.
L’evento a Modena dopo Londra e Milano
La presentazione modenese arriva subito dopo l’anteprima milanese riservata alla stampa e la prima a Londra ed è stata fortemente voluta da Montezemolo che nel saluto che ha rivolto al pubblico in sala ha affermato: «In terra modenese ho passato gli anni più belli e sono felice di essere a Modena per partecipare a questa serata che mi si è voluta dedicare. Quello che mi manca di più di questa terra è la gente della Ferrari, le donne e gli uomini che lavoravano con me. Non dimenticherò mai il fatto di essere stati insieme, sia nei momenti di difficoltà che in quelli più belli della Ferrari».
Tra i presenti anche tanti ex piloti della Ferrari
Montezemolo ha salutato le persone presenti in sala e ha avuto parole di affetto per l’ex sindaco di Modena Giuliano Barbolini, per il gallerista Emilio Mazzoli e l’imprenditore Marco Panini, organizzatori della serata insieme a Manuela Soli sua storica collaboratrice. Rringraziamento anche a tutti i piloti in sala: «Saluto Arturo Merzario, Gerhard Berger, Jean Alesi, Renè Arnoux, Max Biaggi e il collaudatore Luca Badoer, se la Ferrari è grande è anche per merito loro e lasciate che rivolga anche un saluto agli amici della Ferrari che ora non ci sono più».
Il docufilm “Luca: Seeing Red”
“Luca: Seeing Red” di Manish Pandey e Christopher M. Armstrong racconta il debutto, da giovane appassionato scelto da Enzo Ferrari, e il percorso di Montezemolo, che negli anni ’70 ridisegnò la Ferrari portandola ai successi con Niki Lauda e poi con Schumacher. La tesi del docu-film racconta come Montezemolo più che un semplice dirigente abbia rappresentato il volto pubblico del Cavallino e il simbolo di un’imprenditoria vincente.
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