Quando Remo Girone fu Enzo Ferrari in Le Mans ‘66: la scena iconica del “no” a Ford
L’attore, morto all’età di 76 anni, interpretò il Drake nel film diretto da James Mangold nel 2019, nel cui cast figuravano anche due premi Oscar del calibro di Christian Bale e Matt Damon
MARANELLO. Mondo dello spettacolo in lutto per la morte di Remo Girone, attore di straordinario talento e volto tra i più riconoscibili di cinema, teatro e televisione morto venerdì 3 ottobre all’età di 76 anni.
Da “La Piovra” a “Le Mans ‘66 (Ford v Ferrari)”
Nato ad Asmara, in Eritrea, il 1° dicembre 1948, Girone era figlio di una famiglia italiana che aveva costruito la propria vita nella colonia africana. La vera popolarità, arrivò grazie alla televisione. Negli anni ‘80, il ruolo del boss Tano Cariddi nella serie cult La Piovra lo rese un’icona, consegnandolo alla memoria collettiva come interprete di uno dei personaggi più carismatici e complessi della fiction italiana. Ma anche il cinema offrì ruoli importanti a Girone, in Italia e all’estero. Memorabile la sua interpretazione del “Drake” Enzo Ferrari in Ford v Ferrari (Le Mans ‘66), film diretto da James Mangold nel 2019, che lo portò all’attenzione del grande pubblico internazionale. Nel cast due premi Oscar del calibro di Christian Bale e Matt Damon.
L’interpretazione del Drake Enzo Ferrari
«Come ho fatto a interpretare Enzo Ferrari?», raccontò in un’intervista. «L’ho fatto –proseguì – seguendo quello che era scritto sul copione, poi mi sono guardato un pochino intorno». La scena del film più iconica è quella del “no” alla trattativa per la vendita a Ford, con quella frase finale («Tornate in Michigan, tornate alla vostra grossa brutta fabbrica, a costruire le vostre brutte insignificanti macchine, e dite al porco del vostro padrone e ai suoi arroganti dirigenti – che sono solo una massa di figli di p… da quattro soldi – che lui non è Henry Ford, lui è Henry Ford II») chiusa guardando Franco Gozzi con un «Ho una fame da morire, andiamo da mangiare», detta in dialetto modenese.