Gazzetta di Modena

Musica

Modena omaggia Luciano Pavarotti a novant’anni dalla nascita

di Paola Ducci
Modena omaggia Luciano Pavarotti a novant’anni dalla nascita

Applausi per gli artisti e standing ovation per Grigòlo e la Corale Rossini al teatro Comunale

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MODENA. Un Pavarotti-Freni completamente sold out è l’abbraccio che la città di Modena ha regalato al Maestro Luciano Pavarotti, a novant’anni dalla sua nascita, ricordandolo con un grande concerto in suo onore a conclusione della seconda, assai partecipata, edizione del Modena Belcanto Festival, che per due settimane ha animato il capoluogo modenese con proposte di alto valore artistico.

«Abbiamo voluto celebrarlo ritornando con la memoria a quel momento in cui tutto ebbe inizio – ha esordito il sindaco Massimo Mezzetti, salito sul palco per un saluto prima dell’inizio dello spettacolo – a settant’anni dalla vittoria della Corale Gioachino Rossini al concorso internazionale Llangollen International Musical Eisteddfod in Galles, in cui un Pavarotti diciannovenne era tra le fila dei coristi. Tornare alle origini della sua arte, a quel concerto che ha acceso la scintilla, è un modo per raccontare una parte meno conosciuta della sua straordinaria carriera e tendere un filo tra il passato e il presente».

Una serata piena di emozioni

Lo spettacolo si è aperto con la neonata Orchestra della Fondazione Luciano Pavarotti, diretta da Matteo Parmeggiani, al suo debutto nel teatro modenese, che ha proposto una versione solo strumentale di Va, pensiero, celeberrimo coro del Nabucco di Giuseppe Verdi, per poi continuare con Beviam, beviam da Ernani, sempre di Verdi, con la Corale Rossini e il Fron Male Voice Choir insieme.

Le due corali hanno regalato forti emozioni in tutta la prima parte dello spettacolo, con cori da Il Trovatore e un intermezzo dedicato solo alle voci della corale gallese. Tra le fila della Rossini c’era anche Giovanni Solieri, 91 anni, baritono, che quella sera in Galles, quando la corale modenese vinse, era presente proprio accanto a Luciano. «È stata un’esperienza memorabile – ha ricordato emozionato, tra le lacrime, prima di entrare in scena nel backstage del teatro – Luciano non sapeva ancora chi sarebbe diventato, e la gioia era tale che ci mettemmo tutti a piangere». Ricordo confermato anche dall’ex presidente della Corale Rossini, Romano Maletti, presente al concerto: «È stato un momento indimenticabile ed è davvero emozionante stasera ricordarlo». Grandi applausi anche per il soprano Maria Francesca Rossi in Mi chiamano Mimì da La Bohème di Puccini e per il mezzosoprano Benedetta Mazzetto, che ha emozionato con l’Agnus Dei di Rossini.

La star della serata

Ma indiscussa star della serata è stato il tenore Vittorio Grigòlo, tra i più acclamati sulla scena internazionale, che prima di entrare in scena non ha rinunciato ai suoi gesti scaramantici, come la Coca-Cola ghiacciata o il panno fresco. «Sono felice ed emozionato di essere qui questa sera – ha affermato – Il Maestro Pavarotti, anche quando studiavo con lui a Pesaro, mi parlava sempre della sua città e del Teatro Comunale. Lui aveva un amore profondo per Modena, e per ricordarlo, in questi due giorni di permanenza in città, l’ho visitata, senza tralasciare il Museo Ferrari, dove ho potuto riascoltare la sua voce insieme all’altra musica che caratterizza Modena: il rombo del Cavallino Rampante. Io sento che Luciano è qui con noi stasera, e se avessi potuto cantare un pezzo insieme a lui, sono sicuro che avremmo intonato il brindisi della Traviata per festeggiare i suoi 90 anni con allegria». Grigòlo ha esordito accendendo il pubblico con l’aria da Rigoletto di Verdi La donna è mobile, presentandosi in scena con frac e maglietta celebrativa di Pavarotti, per poi ricevere applausi scroscianti in Una furtiva lacrima da L’elisir d’amore e in Che gelida manina da La Bohème. ha eseguito anche il in Di quella pira da Il Trovatore di Verdi. Lo spettacolo si è chiuso con un corale "Libiam né lieti calici", da La Traviata di Verdi, tutto dedicato ai 90 anni di Luciano preceduto dal “Va pensiero”.

La moglie Nicoletta a Shanghai

Presenti alla serata molte autorità cittadine e persone molto conosciute di vari settori, ma soprattutto tanti modenesi che, all’entrata in teatro, hanno espresso il loro amore per Luciano. Della famiglia di Luciano era presente solo la figlia Alice. Nicoletta Mantovani non ha potuto essere presente poiché a Shanghai per un altro importante concerto commemorativo per Luciano.