De Chirico a Modena con le opere della neometafisica
La mostra sarà inaugurata nell'ultimo weekend di novembre nell'ala Nuova del Palazzo dei Musei e resterà aperta fino ad aprile 2026: all'interno cinquanta opere provenienti direttamente dalla Fondazione romana
MODENA. Dopo Salvador Dalí e Franco Fontana, un nuovo protagonista del Novecento approda a Modena. È Giorgio de Chirico, il Maestro della pittura metafisica, al centro della grande mostra “Giorgio de Chirico. L’ultima Metafisica”, a cura di Elena Pontiggia, che sarà inaugurata nell’ultimo weekend di novembre nell’ala nuova del Palazzo dei Musei, e che resterà aperta fino ad aprile 2026.
Le opere esposte nella mostra
Promossa dal Comune di Modena in collaborazione con Silvana Editoriale e la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, l’esposizione rappresenta un evento di rilievo nel panorama culturale italiano. Oltre cinquanta opere provenienti direttamente dalla Fondazione romana raccontano la stagione neometafisica del Maestro, un periodo creativo straordinario in cui de Chirico torna a confrontarsi con i suoi temi più celebri — i manichini, le piazze d’Italia, gli interni enigmatici — reinventandoli con uno sguardo nuovo, più luminoso e ironico. Ma non meno misterioso. In questa fase finale della sua carriera, l’artista rinnova il linguaggio che aveva rivoluzionato l’arte europea dei primi decenni del secolo: una pittura che dialoga con la memoria, con l’antico e con la modernità, e che sembra sospendere il tempo tra sogno e realtà. È la “seconda vita” della Metafisica, in cui il Maestro, ormai consapevole della propria leggenda, gioca con i propri simboli e li trasforma in riflessione pittorica sull’identità, sul doppio e sulla percezione.
ll percorso sull’arte del Novecento
La mostra si inserisce così nel percorso di valorizzazione del patrimonio artistico modenese, con un’attenzione crescente alle avanguardie e ai grandi maestri del secolo scorso. Tra ombre e prospettive oblique, tra statue e cieli immobili, il visitatore è condotto in un viaggio dentro il mistero della pittura: un mondo dove il tempo sembra essersi fermato e dove, ancora una volta, l’arte diventa sogno, memoria e rivelazione.
