Premio Pierangelo Bertoli al Carani: da Michele Zarrillo a Fabrizio Moro, tutti i riconoscimenti
Due serate al teatro di Sassuolo per il prestigioso evento musicale dedicato al cantautore: il premio “Italia d’Oro” a Roberto Colella, quello “Per Dirti t’Amo” a Simona Molinari
SASSUOLO. Il 5 novembre del 1942 a Sassuolo nasceva Pierangelo Bertoli, un autentico cantastorie e una voce sincera della sua terra. Ed è proprio nella sua Sassuolo che oggi e domani – sabato 8 e domenica 9 novembre – torna il Premio Pierangelo Bertoli al teatro Carani. Il valore artistico di Pierangelo Bertoli è stato talmente elevato da motivare la nascita di questo concorso nel 2013, che intende premiare i cantautori che siano capaci di arrivare al cuore della gente, attraverso i contenuti dei loro testi in primis, l’impegno sociale e il non uniformarsi alle tendenze di pensiero e di moda attuali: tutto ciò che fece anche Bertoli. Questo prestigioso riconoscimento dedicato al grande cantautore è giunto alla sua 12ª edizione.
Le premiazioni
Sabato sera, alle 21, andrà in scena la premiazione di Michele Zarrillo con il Premio Pierangelo Bertoli (l’artista riceverà un’opera creata dallo scultore Dario Brugioni). Per l’occasione Zarrillo dialogherà con la giornalista musicale e direttrice artistica di Radio InBlu 2000 Paola Gallo ed eseguirà i suoi più grandi successi. Nella stessa serata Simona Molinari ritirerà il Premio “Per dirti t’amo”. Domenica si inizierà alle 17.30. Il culmine dell’evento sarà l'incontro con Fabrizio Moro, moderato dal giornalista e critico musicale John Vignola, seguito dalla consegna del Premio “A Muso Duro”. L’artista si esibirà poi con alcuni dei brani più celebri della sua carriera. Nello stesso giorno, Roberto Colella, noto come frontman della band partenopea La Maschera, ritirerà il Premio “Italia d'Oro”. In entrambe le serate Alberto Bertoli darà vita ad una grande sorpresa, interpretando brani del repertorio di suo padre mai eseguiti finora.
Simona Molinari
Il premio Pierangelo Bertoli - “Per Dirti t’Amo” è conferito all'artista che nelle sue opere ha affrontato il tema dell’amore, e Simona Molinari ci é riuscita in pieno. «Sono davvero emozionata e grata per questo riconoscimento» commenta la cantante. Simona ha addirittura dedicato un suo recente tour agli “Sbalzi d’amore”: ha parlato dell’innamoramento, del tradimento, dell’amore clandestino, del non-amore, della perdita di fiducia in questo sentimento, e della difficoltà di comunicare in una relazione. «Ho sviscerato questo sentimento perché noi siamo fatti d’amore, chi scrive non può prescindere da questo argomento». Per la sua prima volta in territorio modenese, Simona Molinari si esibirà con il suo brano di punta presentato a Sanremo 2013, “La Felicità", dove la protagonista ci racconta che si può essere felici solo se l’amore viene condiviso, e il brano “Parlami”, presente nel film "C'è tempo" di Walter Veltroni, sull'incomunicabilità di coppia, «per quando basterebbe una parola per ritrovarsi». La cantante commenta emozionata: «Mi esibirò per la prima volta insieme ad Alberto Bertoli. E salire sul palco insieme sarà un’esperienza davvero importante». Al momento Simona Molinari é in tour con due progetti: “Kairos Tour”, un concerto personale, e “La donna Immobile”, uno spettacolo di teatro canzone sull’emancipazione delle donne nell'industria musicale, con una band tutta al femminile.
Roberto Colella
Roberto Colella, frontman della band partenopea La Maschera, ritirerà il Premio "Italia d’Oro", premio per un cantautore che abbia descritto la situazione politico-sociale contemporanea o prospettica. Autore, compositore e polistrumentista, Roberto Colella è il frontman della band partenopea La Maschera. Parla d’amore e di lotta, tra sonorità mediterranee, impegno civile e sociale. «Questo premio mi riempie di soddisfazione - commenta l’artista - e calcare il palco al fianco di Alberto Bertoli in un medley è un vero onore. In questo omaggio abbiamo scelto due tra le canzoni che tutti abbiamo amato, "Chiama Piano" e "Italia d’Oro"». «Da un concerto a Bologna, -prosegue il cantautore - è nato un rapporto genuino e un'amicizia interessante: Alberto é una persona rara». L'amore viscerale per la musica di Roberto Colella si percepisce nel suo suonare gli strumenti più disparati: dalla chitarra al pianoforte, il sassofono, la batteria, ma anche il basso e diversi strumenti etnici. Porterà sul palco del Teatro Carani due storie di resistenza, passando da Thomas Sankara e della sua rivoluzione in Burkina Faso, a Mirella e Felice Pignataro, fondatori del carnevale di Scampia. «Sono certo che in sala ci sarà una situazione di bellissima energia, ho intenzione di cogliere le sfumature tra la gente presente, e di esibirmi sentendo questa energia condivisa» commenta l’artista.
