Gazzetta di Modena

L’intervista

Iva Zanicchi torna a Reggio Emilia: la cucina dell'infanzia e i ricordi da Alberto Sordi a Sanremo

Nicolò Valli
Iva Zanicchi torna a Reggio Emilia: la cucina dell'infanzia e i ricordi da Alberto Sordi a Sanremo

L’Aquila di Ligonchio ha presentato il suo nuovo libro “Quel profumo di brodo caldo”

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Reggio Emilia L’Aquila di Ligonchio è planata a Reggio, nella città che più volte ha definito "casa" e in cui, da ragazzina, ha preso lezioni di canto. Iva Zanicchi lo ha fatto, come sempre, con sorriso, energia e semplicità, intrattenendo i presenti alla libreria Coop all’Arco per parlare del suo quinto libro personale, intitolato "Quel profumo di brodo caldo". Un volume edito da Mondadori e scritto insieme al giornalista Luciano Manzotti, incentrato sul rapporto tra la sfera culinaria e la sua infanzia.

Iva vive da diversi anni in Brianza ma, alla soglia degli 86 anni, le brillano ancora gli occhi se ripensa a quel profumo, alla sua infanzia contadina in città e, soprattutto, in Appennino. Gli amici, i corteggiamenti, le delusioni e, soprattutto, le ricette: l’amore per i cappelletti in brodo («Non si potevano avere sempre, solo in occasioni di festa», ha detto), per l’erbazzone («un prodotto paradisiaco»), lo gnocco fritto e la zuppa inglese come dolce preferito: «Sono i cibi che mi ricordano la mia mamma, ma nel libro diventano un pretesto per raccontare viaggi, storie ed esperienze».

Con la sua ironia e con una narrazione senza filtri, che l’ha sempre contraddistinta in tutti questi anni di carriera, Zanicchi ha spaziato toccando diversi tematiche, compresa la sfera sentimentale adulta tra alcune, immancabili, allusioni e riferimenti specifici, come un mezzo tradimento al marito e le attenzioni da parte di Alberto Sordi: «Voleva provarci con me, finsi di avere un lutto per scappare - ha detto -. Siamo però rimasti amici». Le sue canzoni sono internazionali tanto che la scorsa estate è stata protagonista di un’esibizione in Russia, insieme ad Albano: «Sapevamo benissimo la situazione geopolitica, ma credo che la musica possa anche essere veicolo di pace». Già, la musica, quella che le ha consentito di diventare, per dirla alla sua maniera, ricca e famosa.

Domenica sono usciti i nomi di Sanremo e lei, una regina del Festival con tre successi oltre al premio alla carriera ricevuto all’Ariston qualche mese fa, commenta: «Alcuni artisti mi piacciono, altri non li conosco. Mi fido di Carlo Conti, sono convinta che ascolteremo delle belle canzoni». Impossibile non ricordare Ornella Vanoni, che insieme alla Zanicchi e a tante altre "big" ha segnato un’epoca da un punto di vista musicale: «Le avevo promesso una vacanza insieme in Sardegna, purtroppo non sarà possibile. Lei è stata la migliore interprete anche se c’erano voci migliori. Mina ed esempio, o tal Iva Zanicchi, con la voce da contralto». Iva è un vulcano tanto che, se le si chiede del futuro, osa dire che per un nuovo album...«è presto, poi ci pensiamo. Preparerò nuove canzoni da portare in giro». L’Aquila è ancora in volo, eccome. l© RIPRODUZIONE RISERVATA