Gazzetta di Modena

L’esposizione

La magia dei 500 presepi di Elena Turci: un viaggio intorno al mondo a Piolo di Ligonchio

Elisa Pederzoli
La magia dei 500 presepi di Elena Turci: un viaggio intorno al mondo a Piolo di Ligonchio

Fino al 31 gennaio, l’esposizione è visitabile nel fienile in via della Castellina

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Ventasso A Piolo di Ligonchio c’è una collezione che racconta il mondo attraverso la Natività. È quella di Elena Turci: oltre 500 presepi artigianali o solo vintage provenienti da ogni parte del pianeta, ognuno con una storia, un viaggio, una vita precedente. E che in questi giorni si può visitare.

L’inizio

La passione di Elena per i presepi viene da molto lontano. «Da bambina mio papà, nato nel 1927, metteva sempre nel presepe il suo Gesù Bambino di gesso - racconta Elena - un oggetto antico, di famiglia, che per lui aveva un valore enorme». Un’emozione mai dimenticata. È dal 2015 che, da quel ricordo caro, inizia a costruire un mondo. «Avevo bisogno di qualcosa di bello dopo un momento di difficoltà e l’ho trovato nei presepi». A oggi la collezione supera i 500 esemplari provenienti da privati, mercatini, artisti e comunità di tutto il mondo. «Mi piace portare con me oggetti che hanno già avuto una vita - spiega - che per qualche motivo sono stati messi da parte o dimenticati». Un’idea che forse è anche una filosofia di vita, coltivata parallelamente: Elena lavora da tanti anni alla biblioteca Panizzi di Reggio Emilia e ogni giorno è circondata da libri e documenti che sono testimoni e memoria.

Le mostre

La sua collezione non è solo una questione privata. Dal 2019 porta i suoi presepi in giro per l’Italia, partecipando a mostre ed esposizioni organizzate da associazioni, Pro Loco e Comuni del Nord e del Centro. Originaria di Rio Saliceto, da qualche tempo ha scelto di vivere in montagna. «Questo borgo è bellissimo, ma quasi disabitato: siamo 37 residenti - racconta -. Il mio modo di ringraziarlo è provare a fare qualcosa in controtendenza, contro lo spopolamento. Portare persone, farle fermare, creare movimento». E lo fa con la sua mostra di presepi. Il progetto prende forma grazie a un fienile attiguo alla casa, ristrutturato con i risparmi e molto lavoro manuale. Lo spazio è allestito con mobili di recupero, oggetti donati da amici, parenti e paesani. «Anche l’allestimento doveva restare coerente: tutto ha già avuto una vita». Qui hanno trovato "casa" i suoi presepi. E ognuno porta con sé una storia, e spesso anche chi lo affida ne lascia una. «Come una signora di Roma mi spedì un presepe chiedendomi di esporlo subito. Mi disse: "Mettilo quest’anno, se muoio voglio sapere che è stato visto"». Lei ed Elena continuarono a sentirsi a lungo. «Si chiamava Maria Pia. Quando non ha più risposto, ho saputo che era venuta a mancare. Suo figlio sapeva di me: quel legame non si è perso».

Le storie

Il presepe più prezioso, però, è quello legato alla madre. «Nel 2020, durante il Covid, mia mamma - aveva 80 anni - iniziò una Natività a punto croce. Poi si è ammalata di cancro. Prima di morire mi disse: "Non ce la faccio più, il bue lo farai tu". Per me quello è il presepe più importante di tutti».Tra le storie più incredibili c’è quella della Natività in legno arrivata dal Malawi. Un artista chiese di essere pagato a rate, spiegando che così avrebbe potuto mantenere la famiglia. Elena riceveva video del lavoro in corso, poi la spedizione e il silenzio. «Il 2 gennaio 2021 mi chiama un militare da una base Nato di Napoli: avevano il mio pacco, arrivato lì non si sa come». Dopo un anno di viaggio, mesi di attesa e una multa doganale, il presepe arriva finalmente a Piolo, avvolto in giornali del Malawi. «Qualche pezzo era rotto, ma era bellissimo. Ancora oggi mando all’artista la foto di dove è esposto». La collezione di Elena è anche uno strumento educativo: «Quando arrivano le scolaresche alle mostre spesso sono un po’ scettiche. Poi ascoltano, fanno domande». La mostra, in via della Castellina 15 a Piolo, è aperta fino al 31 gennaio. Visite libere nei giorni festivi, nei feriali solo su appuntamento. Info: 328-683.8738 .l© RIPRODUZIONE RISERVATA