Gazzetta di Modena

L’evento

Capodanno in centro a Modena: Galileo, show delle Olimpiadi di Parigi, illumina piazza Roma


	Lo show Galileo dei Deus ex machina
Lo show Galileo dei Deus ex machina

Una notte tra arte e sogno per volare verso il nuovo anno con la compagnia francese Deus ex Machina: lo spettacolo aereo, che unisce lo stupore e la festa, è stato protagonista dell’apertura dell’anno olimpico 2024 davanti all’Arco di Trionfo

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MODENA. Modena si prepara a vivere una notte di Capodanno sospesa tra arte e meraviglia. Mercoledì 31 dicembre, dalle 23, piazza Roma diventerà un palcoscenico celeste per “Galileo”, la creazione aerea della compagnia francese Deus ex Machina, già protagonista dell’apertura dell’anno olimpico a Parigi davanti all’Arco di Trionfo. Un evento gratuito che promette di trasformare il Capodanno in un’esperienza irripetibile, accompagnata dai dj set di Radio Bruno e dal calore di una città che si apre al cielo.

Lo spettacolo

Immaginate una grande sfera metallica, sospesa a cinquanta metri d’altezza, che ruota come un pianeta vivo sopra le teste degli spettatori. Attorno, acrobati e danzatori si librano nell’aria, intrecciando corde, tessuti, trapezi e danza verticale in un racconto che attraversa secoli di pensiero: dal mito della Terra poggiata sul guscio di una tartaruga fino alla rivoluzione di Galileo, che osò sfidare il mondo con la sua visione eliocentrica. È un viaggio poetico e scientifico, guidato da un personaggio vestito di bianco, simbolo di curiosità e audacia, che accompagna il pubblico tra leggende e intuizioni. La piazza si trasformerà in un planetario urbano: proiezioni monumentali di nebulose e costellazioni accenderanno i profili seicenteschi degli edifici, mentre la sfera diventerà il cuore pulsante di una coreografia che sembra sfidare la gravità. Il finale sarà pura magia: la struttura si trasforma in una giostra stellare, gli artisti ruotano come astri luminosi disegnando traiettorie dolcissime nella notte di San Silvestro. È un’immagine che tocca ogni età, dai bambini ai nonni, e che unisce stupore, poesia e festa in un unico respiro. Dietro questa meraviglia c’è la storia di Deus ex Machina, compagnia fondata nel 2009 da artisti e tecnici che hanno partecipato ai più grandi eventi scenici internazionali. La loro filosofia è racchiusa in una frase: «Quando sogni da solo, è solo un sogno; quando sogni insieme, è già realtà». Da Taiwan agli Emirati Arabi, il loro percorso è costellato di festival delle luci e spettacoli urbani che fondono danza, teatro, arti visive e tecnologia. “Galileo”, tradotto in otto lingue, è una delle loro creazioni più amate, capace di parlare a pubblici diversi e di trasformare ogni città in un teatro naturale. Il successo di “Galileo” non è casuale: la compagnia ha saputo reinventare il concetto di spettacolo aereo, trasformandolo in una narrazione che unisce rigore tecnico e immaginazione. Ogni elemento è studiato per dialogare con lo spazio urbano: la gru che solleva la sfera, le luci che scolpiscono le architetture, la musica che accompagna i movimenti sospesi. Non si tratta solo di acrobazia, ma di una vera e propria drammaturgia visiva che racconta il coraggio di chi ha osato guardare oltre, proprio come Galileo. E in questo racconto, la città diventa protagonista: piazza Roma non è solo sfondo, ma parte viva della scena, con i suoi palazzi che si vestono di stelle e i suoi spettatori che diventano comunità. Modena, città creativa Unesco per le Media Arts, conferma con questo evento la sua vocazione a sperimentare linguaggi innovativi.

Il programma

Dopo i Capodanni del 2024 e 2025, che hanno già esplorato la contaminazione tra arte e tecnologia, il 2026 si apre con una visione che celebra la scienza come poesia e la festa come esperienza condivisa. La serata inizierà con la musica dei dj set e si concluderà sotto un cielo attraversato da luci e corpi sospesi, in un abbraccio collettivo che segna il passaggio verso un nuovo anno. Ma “Galileo” è anche un invito a riflettere: mentre gli artisti danzano nell’aria, il pubblico percepisce la fragilità e la forza dell’uomo di fronte all’universo. Ogni gesto sospeso racconta la tensione tra il desiderio di volare e la legge di gravità, tra il sogno e la realtà. È un inno alla curiosità, alla capacità di immaginare oltre i confini, proprio come fece Galileo quando puntò il cannocchiale verso il cielo. In quell’istante, la scienza diventò poesia, e la poesia si fece rivoluzione. Questa notte, a Modena, quella stessa scintilla tornerà a brillare. Sarà una notte che resterà negli occhi e nel cuore: non un semplice spettacolo, ma un rito urbano che trasforma il tempo in emozione. Quando la sfera comincerà a ruotare e gli artisti disegneranno figure nell’aria, il pubblico sentirà di far parte di qualcosa di più grande: un sogno condiviso, che diventa realtà per una città intera. Un Capodanno che non si limita a contare i secondi, ma li trasforma in pura meraviglia. L’accesso all’area dello spettacolo è regolato a partire dalle 22, con procedure di sicurezza e controlli a campione all’ingresso. Si può accedere da corso Accademia, largo San Giorgio e da piazzale San Domenico. L’accesso è gratuito, fino al raggiungimento della capienza massima consentita, nel rispetto delle norme di sicurezza.