Gazzetta di Modena

La rassegna

Finale, il fascino delle Storie narrate tra luci e ombre

Laura Solieri
Finale, il fascino delle Storie narrate tra luci e ombre

L’arte di Pucci e Neri allo Spazio Temporaneo

07 febbraio 2024
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Finale Invitare alla scoperta e alla riflessione di espressioni artistiche marginali, “di confine”, capaci di farsi interpreti del dialogo tra generi, culture, storie. È questo il fulcro della rassegna culturale e artistica “Storie” che si apre sabato alle 12.30 presso Spazio Temporaneo a Finale Emilia (via comunale Rovere 28/A) con l’inaugurazione di “Storie di tenue devastazione”, esposizione di illustrazioni di Beatrice Pucci e Marino Neri.

TRA LUCI E OMBRE

«Come in tutti gli artisti che presenteremo, abbiamo trovato quella carica poetica ed emotiva che Pucci e Neri esprimono nella loro ricerca artistica – spiegano i promotori della rassegna Michele Bernardi (regista animatore), Teodora Malavenda (photo editor e curatrice) e Marco Bernardi (architetto) – “Storie di tenue devastazione” è un ossimoro, una contraddizione, che convive nelle loro opere. Luci e ombre che sono nello stesso tempo dolci e delicate, visione comune».

DAGLI ECCIDI ALLO SPORT

Ogni evento proposto conterrà la parola “Storie” ed un proprio titolo specifico; si prosegue il 16 febbraio ore 21.30 presso la Stazione Rulli Frulli, sempre a Finale Emilia, con “Storie di un lungo silenzio” dove Leila Marzocchi presenterà il suo libro a fumetti "L'ombra non è mai così lontana", il racconto di Dina, sopravvissuta alla deportazione e alle persecuzioni delle leggi razziali, del fratello, del padre e dell'eccidio di Sabbiuno del 1944. Durante la stessa serata sarà presentato il documentario di Fabio e Anna Fantuzzi sempre legato all'eccidio di Sabbiuno. Il 23 febbraio al Nuovo Cinema Corso di Finale si terrà “Storie, la memoria dell'ovale”: Massimiliano Cranchi, musicista e cantautore, e Michele Bernardi, racconteranno attraverso musica e video animati le storie di alcuni protagonisti dello sport come il leggendario El Trinche o Maci Battaglini, il primo rugbista professionista italiano nel periodo della grande alluvione del Polesine.

UN RACCONTO CON IMMAGINI

«“Storie” è la voglia di raccontare o ascoltare storie attraverso le immagini, le parole e i suoni che gli artisti ci porteranno – commentano i curatori - Illustrazione, fumetto, fotografia, cinema, animazione e teatro sono gli strumenti che ci faranno conoscere gli artisti e i loro racconti, che diversamente nella nebbiosa e ristagnante "periferia" culturale sarebbe davvero difficile incontrare. Si tratta di una manifestazione che si svilupperà progressivamente nell'arco di otto mesi circa, con due o più eventi mensili, una formula relativamente anomala per una manifestazione culturale ma che ci permette di adattare e misurare un programma complessivo alle esigenze della città e ai rapporti con quelle associazioni del terzo settore che sentiamo come interlocutori privilegiati. In questo senso, si può dire che si tratta dell'esplorazione di tre concetti chiave: narrazioni, convivenze, corrispondenze ma un'esplorazione anche di luoghi, i quali saranno diversi, di volta in volta quelli più significativi e adatti all'evento specifico».