Gazzetta di Modena

Eccidio alle Fonderie, 75 anni dopo: «La nostra una memoria attiva»

Eccidio alle Fonderie, 75 anni dopo: «La nostra una memoria attiva»






MODENA. Nonostante la pioggia sono state molte le persone che la mattina di venerdì 9 gennaio si sono recate presso il cippo commemorativo ai Caduti Ex Fonderie della Crocetta per la commemorazione dell’eccidio avvenuto 75 anni fa. Presenti, oltre a politici e cittadini, anche il presidente della provincia Fabio Braglia, il sindaco di Modena Massimo Mezzetti e i rappresentanti dei sindacati Cgil, Cisl e Uil della città, che hanno deposto corone di alloro in memoria dei 6 operai (Angelo Appiani, Renzo Bersani, Arturo Chiappelli, Ennio Garagnani, Arturo Malagoli e Roberto Rovatti) che morirono sotto i colpi della polizia durante lo sciopero generale proclamato dalla Camera confederale del Lavoro per chiedere la riapertura della fabbrica, contro la serrata e i licenziamenti massicci decisi dalla direzione delle Fonderie. I fatti del 9 gennaio 1950, per la loro drammaticità, segnarono il culmine di un clima conflittuale nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro in provincia di Modena e in tutto il Paese nel primo decennio del dopoguerra. L’eccidio dei 6 lavoratori e il ferimento di altri 200 segna la sproporzione tra la brutale repressione e la richiesta di libertà e democrazia avanzata a gran voce dalle lavoratrici e dai lavoratori modenesi. (Video di Luigi Esposito)