Fuoriclasse/ Il boom del Consultorio di Modena dopo il Covid
Il sondaggio del liceo Muratori San Carlo: due ragazzi su tre non conoscono i servizi offerti
Il desiderio di sperimentarsi in autonomia è tipico della fase adolescenziale della vita di un giovane, che inizia a misurarsi con il mondo esterno e a rendersi indipendente dai genitori, cercando punti di riferimento anche alternativi alla famiglia.
Lo spazio giovani dell’Ausl di Modena abbraccia questa esigenza e permette ai ragazzi dai 14 ai 20 anni di provvedere gratuitamente ai propri bisogni, rivolgendosi a professionisti specializzati (è un servizio dei consultori familiari dedicato alla salute sessuale e riproduttiva e al benessere psico-relazionale. Il servizio è completamente gratuito e non serve la richiesta del medico curante).
Tuttavia, un sondaggio rivolto ai liceali di Modena ha dimostrato che più della metà di questi non ha le idee chiare su questo servizio: hanno risposto 250 persone, il 65% di queste si dice non informato.
La ginecologa Chiara Alessandrini e la psicologa e psicoterapeuta Stefania D’Agostino dello spazio giovani di Modena (all’interno della Casa della Salute di via Rita Levi Montalcini) hanno fatto chiarezza sui dubbi più ricorrenti.
Il servizio offre informazioni e consulenze su contraccezione, sessualità, gravidanza, problemi ginecologici e andrologici, prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, rapporto di coppia, relazioni familiare, relazione tra pari e problemi psicologici, grazie un’equipe composta da diversi professionisti.
Le modalità di accesso sono semplici: tramite appuntamento telefonico o tramite libero accesso, accompagnati da qualsiasi persona si voglia.
Gli orari indicati dalle singole strutture non devono, però, trarre in inganno: in casi urgenti sapranno rendersi disponibili in ogni momento.
L’accoglienza è una fase fondamentale, in quanto prevede un colloquio in presenza con un professionista in grado di indirizzare al servizio più adatto. Il supporto dei medici non nega in alcun modo il potere decisionale del ragazzo; l’equipe lavora in una logica di presa in carico ed accompagnamento anche in merito al coinvolgimento dei genitori, che rimangono una figura di riferimento fondamentale, pur nel rispetto della privacy di chi accede: dove questi non siano già presenti, si lavora per offrire un supporto alla condivisione delle eventuali problematiche con la famiglia, nel rispetto dei modi e dei tempi di ciascuna delle persone che accedono al servizio.
Dal sondaggio precedentemente citato, si evince che sono aumentati gli accessi relativi a bisogni di tipo psicologico.
Lo ha confermato anche Stefania D’Agostino: «La pandemia degli ultimi anni ha certamente incrementato la richiesta allo sportello psicologico: i ragazzi si sono rivolti a noi per cercare un supporto a difficoltà alimentate da questo periodo, come disturbi alimentari, ansia sociale, solitudine…».
Tuttavia non vengono trascurate altre problematiche come neuropsichiatria, dipendenze patologiche e violenza nelle giovani coppie, consulto con l’andrologo, temi di prevenzione. Anche la consulenza ginecologica riceve una larga affluenza di giovani che richiedono informazioni riguardo problemi di salute ginecologica, quali irregolarità e dolore, e i metodi contraccettivi e d’emergenza, che sono distribuiti gratuitamente dopo un’attenta analisi del soggetto e delle sue necessità.
«Nella presa in carico della persona si fa attenzione sia al corpo che alla mente», conclude Chiara Alessandrini, e per questo è importante che ogni ragazzo sia a conoscenza delle opportunità che l’equipe dello spazio giovani offre in ogni ambito.
Lavinia Felline
Marta Semprini Cesari
Rebecca Fabbri