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Poniamo che questa mattina tu ti sia svegliato e abbia scoperto di avere una disabilità che ti impedisce di camminare: quali saranno gli ostacoli che ti troverai ad affrontare spostandoti per Modena? Abbiamo voluto indagare sulle difficoltà che una persona diversamente abile può riscontrare negli spostamenti della sua quotidianità, così dopo aver reperito una carrozzina ci siamo impegnati nel constatare criticità e pregi della città. Partendo dalla stazione delle corriere ci è stato subito chiaro come gli estremamente frequenti gradini dei marciapiedi possano rappresentare un vero e proprio ostacolo, a volte persino insormontabile. Fortunatamente oltre a chi era in carrozzina ci siamo dotati di qualcuno che la spingesse, rimanendo comunque nella prospettiva di una deambulazione autonoma. Una volta superati i gradini l’obiettivo per noi è stato chiaro: cercare di prendere un autobus per arrivare nel centro storico cittadino. Si vociferava di criticità nel trasporto pubblico, che viene spesso definito come poco adatto ai disabili, ma abbiamo voluto vedere con i nostri occhi se tali criticità corrispondessero al vero oppure no. Arrivato il mezzo che stavamo aspettando abbiamo subito notato le difficoltà dell’autista nel vederci, così gli abbiamo chiesto come poter salire. E lì abbiamo subito notato come il mezzo dedicato al trasporto pubblico non avesse l’apposita rampa, e, nonostante l’autista fosse anche disposto ad aiutarci in più modi, era impossibile se non mediante l’aiuto di due o più persone, andando ad inficiare sull’indipendenza della persona in carrozzina. Davanti a questa situazione abbiamo deciso di abbandonare l’idea del trasporto pubblico e ci siamo così diretti a piedi verso il centro. Il tragitto è stato piuttosto difficoltoso, per i già citati gradini, ma soprattutto per la strada dissestata e i marciapiedi stretti. Nonostante queste difficoltà siamo stati in grado di arrivare in Piazza Grande, la quale, essendo pavimentata con soli sanpietrini, ha costituito una difficoltà non indifferente nel nostro percorso; la persona che era in carrozzina ha riportato di essersi trovata spaesata, non sapeva dove andare e senza un aiuto esterno non l’avrebbe potuta attraversare. Il grande ostacolo rappresentato dai sanpietrini è stato arginato da piccole passerelle appositamente create per persone con disabilità, che però limitavano consistentemente il percorso viabile, passando soltanto per i portici, inoltre alcune non erano sufficientemente larghe per permettere ad una persona di carrozzina di fare manovra agilmente Superato questo ennesimo ostacolo, che mai avevamo considerato tale prima d’ora, bensì soltanto una delle tante scomodità del centro storico di una città antica, ci siamo avviati verso la biblioteca Delfini, la quale si è rivelata estremamente accessibile a persone con ogni tipo di disabilità: è dotata anche di ascensori interni per far salire le scale a chiunque ne avesse bisogno, nonostante vi sia una difficoltà nell’accesso principale, dove hanno cercato di sostituire un gradino dell’edificio con una cortissima rampa, che, per quanto renda più facile l’accesso a chi è accompagnato, per una persona sola pone comunque un ostacolo. Sia ad entrare in biblioteca che per entrare nel bar della stessa Delfini, abbiamo avuto la fortuna di incontrare persone, anche le più anziane, disposte ad aiutarci, ad esempio, nell'aprire la porta del bar o appunto della biblioteca. Il nostro viaggio è terminato con la tappa in Piazza Roma, davanti all’Accademia Militare Modenese, dove, grazie alla presenza di passerelle più lunghe e più larghe, non abbiamo avuto alcuna difficoltà nell'attraversare la piazza e ricongiungerci con il resto dei nostri compagni dove avremmo dovuto terminare la nostra esperienza. Nonostante la notevole gentilezza dei modenesi, esplicitata in questa occasione da chi ci ha tenuto la porta aperta, chi si è preso del tempo per lasciarci passare senza essere in alcun modo infastidito, o l’autista disposto ad aiutarci prendendo addirittura in braccio da sé la carrozzina e la persona sopra di essa, è necessario notare come Modena, seppur stia andando nella direzione giusta, non è ancora oggi una città accessibile a tutti. E come molte infrastrutture per disabili vengano costruite solo una volta terminati i progetti iniziali di un edificio o simile, dando un messaggio, alle persone disabili, di tolleranza verso di loro, non di inclusione, e ciò deve cambiare.l Andrea Cighetti Nicolò Santi © RIPRODUZIONE RISERVATA

Poniamo che questa mattina tu ti sia svegliato e abbia scoperto di avere una disabilità che ti impedisce di camminare: quali saranno gli ostacoli che ti troverai ad affrontare spostandoti per Modena? Abbiamo voluto indagare sulle difficoltà che una persona diversamente abile può riscontrare negli spostamenti della sua quotidianità, così dopo aver reperito una carrozzina ci siamo impegn...

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Modena Tra marciapiedi e sanpietrini: muoversi in carrozzina è dura

Quanti ostacoli per i diversamente abili. E quell’autobus...

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