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100 al Corni, Edoardo Tonelli: «Candidato al massimo fin dall’inizio. Il segreto? Non mi sono “seduto”»

Ginevra Maria Bianchi
100 al Corni, Edoardo Tonelli: «Candidato al massimo fin dall’inizio. Il segreto? Non mi sono “seduto”»

Ora punta dritto a Economia

13 luglio 2023
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Versione di latino o prova di matematica? Nessuna delle due! Disegno, Progettazione e Organizzazione Industriale: questa è la seconda prova che hanno dovuto affrontare i ragazzi del quinto anno dell’Istituto Tecnico Fermo Corni. Tra i risultati anche qualche eccellenza, come Edoardo Tonelli, che ha ottenuto il punteggio massimo, concludendo il proprio percorso scolastico con 100. “L’esame di Stato negli istituti tecnici è facilitato, nei licei il 100 non si raggiunge così facilmente”, “hai preso un voto immeritato”, “ci sarebbero riusciti tutti”. Zero tatto e tanta invidia: queste sono solo alcune delle frasi che sono precipitate addosso a Edoardo subito dopo essere venuto a conoscenza della propria valutazione. «Non mi interessa dell’opinione altrui e non mi è mai interessata. Sono contento del percorso che ho fatto, sceglierei nuovamente un istituto tecnico e ci metterei lo stesso impegno, perché sì: anche negli istituti tecnici servono costanza e determinazione» risponde il ragazzo puntualizzando. «Ero uno dei candidati al 100 già dall’inizio dell’anno, ma non mi sono certo adagiato sugli allori». Prosegue: «Ho studiato tanto e ho mantenuto una media alta durante tutto il mio percorso di studi. Partivo col massimo dei crediti. Gli scritti non sono stati un problema e nemmeno il colloquio orale, a differenza di quanto pensassi. Non dimenticherò mai la sensazione di felice spensieratezza che mi ha pervaso una volta varcata la porta d’uscita del mio istituto. Mamma, papà, mia sorella e la mia “morosa”: erano tutti lì ad aspettarmi con la gioia negli occhi. In quel momento ho capito di essere davvero fortunato, possiedo tutto ciò di cui ho bisogno. Nient’altro mi avrebbe reso più felice, non rimpiango nemmeno la “lode”, continua a spiegare il ragazzo. «Non basta un 100 per essere maturi. Tanti giovani escono dalle superiori col massimo dei voti, senza neanche “saper stare al mondo”. Sono cresciuto come studente, ma anche come persona. Non è stato per niente facile. Non cambierei nulla, alle mie spalle ho tanti bei ricordi. Mi piacerebbe lavorare nell’ambito dell’imprenditoria - aggiunge - e ritengo che un diploma non sia abbastanza per spaziare in quel settore. Punto a laurearmi in Economia e Finanza. Ho passato il Tolc e sono già in graduatoria per studiare all’Unimore, che in questo campo di studi si posiziona molto in alto nelle classifiche nazionali». l © RIPRODUZIONE RISERVATA