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Modena e il carro “amato”, tra proteste, minacce e tensioni: «Lo vandalizzeremo»

Modena e il carro “amato”, tra proteste, minacce e tensioni: «Lo vandalizzeremo»

Destra, sinistra e anche no vax in piazza XX Settembre. Due manifestazioni distinte per far rimuovere l’installazione di Lorenzo Lunati

09 dicembre 2023
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MODENA. Dopo le reazioni espresse sui social e attraverso comunicati stampa, le manifestazioni. Sabato 9 dicembre, è stato il giorno dei sit-in di protesta contro il “carro amato” di Babbo Natale, l’installazione dell’artista Lorenzo Lunati in piazza XX Settembre a Modena.

È successo un po’ di tutto in piazza XX Settembre. Dalle minacce di chi nottetempo vuole vandalizzare l’opera Carro Amato, al fermo della polizia nei confronti di uno dei manifestanti.

In un sabato di shopping natalizio, in cui tantissime famiglie con bambini hanno osservato, giocato e sorriso con l’opera di Lorenzo Lunati, ci sono state due manifestazioni contro l’installazione ritenuta, dai contestatori, un inno alla guerra, ovvero l’opposto di quello che è l’intento dichiarato dall’artista stesso.

MATTINA: LA SINISTRA
Ieri in tarda mattinata si è svolto il primo flash mob della giornata organizzato dai gruppi politici modenesi di estrema sinistra quali Modena volta pagina, Rifondazione comunista e Unione polare. In un gruppetto di non più di una ventina di persone, le tre forze politiche hanno protestato contro l’opera definendola «sbagliata, inopportuna e disorientante soprattutto per i bambini che non possiedono gli strumenti per recepirla in modo critico».

«Noi siamo senza parole per questa messa in scena che Modena non si merita – ha affermato Andrea De Pietri, rappresentante di Modena volta pagina – Non vogliamo che Babbo Natale sia mescolato a un carro armato e quindi al concetto di guerra. Basta».

E di fronte ai tantissimi bambini che in piazza si divertivano (accompagnati dai genitori che spiegavano ai figli il significato dell’installazione) a ballare al ritmo di Jingle Bell dopo aver inserito l’euro nel carro amato (raccolta fondi per Save the Children), duro il giudizio di De Pietri: «Ci sono genitori che sbagliano e genitori che sono corretti – ha concluso il politico – noi riteniamo che non sia questo il modo per educare alla pace e al significato del Natale i nostri bambini».

SALE LA TENSIONE
Durante la lunga mattinata in piazza non sono mancati però né momenti di tensione né azioni da parte dei manifestanti che sono state molto criticate dalle persone presenti. Tra questi l’atto fortemente provocatorio (da cui però le forze politiche presenti in piazza si sono immediatamente dissociate)di un noto attivista modenese già finito nei guai in passato sia per aver aggredito un agente durante un volantinaggio contro il polo logistico Europa che per aver appiccato nell’estate 2022 incendi dolosi in tangenziale. Improvvisamente, imprecando contro l’opera di Lunati, si è appeso al cannone del carro armato per tentare di romperlo e, fermato subito dagli uomini della Digos, ha sferrato contro uno degli agenti un colpo. Sono giunti altri uomini della Polizia di stato e della Municipale, che, dopo una lunga discussione con l’attivista, l’hanno condotto in questura.

DITO MEDIO AL TANK

Criticato dalla piazza è stato invece il gesto compiuto da Daniele Bertoli di Potere al popolo che, con il dito medio alzato ben visibile, ha prima innalzato la bandiera della pace davanti al carro armato e poi l’ha posizionata in modo che il raccogli monete che permette il movimento dell’installazione fosse bloccato.

«I bambini potranno fare donazioni a Save The Children in altre modalità – si è giustificato Bertoli – non devono avere l’idea che la guerra sia un gioco e che i carri armati portino pace e auguri di buon Natale».

«Questo mi sembra il modo più schifoso per fare delle donazioni a Save the Children – ha aggiunto una delle manifestanti – grazie a questi cannoni muoiono tante persone e io ai bambini un messaggio così non glielo voglio dare». Ma nonostante tutto in piazza ieri ha prevalso comunque l’aria di festa e la serenità sfociate nei tantissimi apprezzamenti per l’opera di Lunati.

«Le critiche pesante sono strumentali e provenienti più che dalla gente da entrambi i fronti estremi politici sia di destra che di sinistra», ha commentato anche Franco Zavatti, storico sindacalista modenese. Soddisfatti anche i titolari dei locali di piazza XX Settembre che hanno dichiarato sorridendo: «Erano anni che non lavoravamo così tanto».

POMERIGGIO: LA DESTRA

La seconda manifestazione della giornata indetta alle 17 da Fratelli d’Italia si è aperta con tentati vandalismi al carro di Lunati da parte di un uomo straniero, di probabili origine magrebine, che voleva a tutti i costi distruggere le bandiere (in particolare quella di Israele) che ricoprono i pacchi caricati sul carro amato di Babbo Natale. Azione questa, che è stata poi da lì a breve replicata nell’intento, anche dai soliti noti personaggi no-vax modenesi, presenti al flash mob, che non hanno esitato ad incentivare (senza successo) i presenti al ribaltamento del carro minacciandone addirittura una potenziale distruzione durante la notte. l flash mob delle destre modenesi, a cui hanno partecipato una quindicina di persone tra cui volti noti di Fdi, del gruppo della Terra dei padri insieme ad Andrea Galli ex Forza Italia e ora del comitato Noi per Modena oltre al noto medico Daniele Giovanardi, ha così preso il via con l’arrivo di due pattuglie della Polizia di stato in supporto agli uomini della Digos che sono intervenuti per calmare le “teste più calde” presenti alla manifestazione e impedire che l’installazione fosse rovinata.

«Hanno ragione queste persone ad arrabbiarsi – ha urlato Elisa Fangareggi dell’associazione modenese Times 4life davanti al carro armato insieme agli altri manifestanti non prendendo le distanze dalle azioni vandaliche e aggressive, ma anzi, giustificandone l’azione – noi con le nostre pantofole calde dai nostri divani ridiamo di fronte ad un babbo Natale “carrista” adornato da lucine ma chi ha i propri famigliari che rischiano di morire ogni giorno ed ogni notte a causa di questi strumenti di morte soffrono a vedere un’installazione del genere. Qualunque opera d’arte a Modena non dovrebbe causare sofferenza a nessuno».

«Se non volete darci Gesù bambino almeno ridateci Babbo Natale con le renne – ha aggiunto Andrea Galli – noi siamo assolutamente contrari a questa installazione e a chi l’ha permessa. Va bene provocare, va bene scherzare ma ridateci il vero Babbo Natale. Questa piazza – ha tuonato – non è gratuita e a disposizione di chi ha qualcosa da buttare per strada. Questa sera non ne chiediamo la rimozione perché sappiamo che non sarebbe fatta ma vogliamo che una amministrazione decente sia consapevole di cosa fa sulle proprie strade e sulle proprie piazze». E nemmeno Galli ha preso le distanze dalla tentata azione vandalica tentata poco prima da uno dei manifestanti: «Questa persona non è un matto – ha concluso Galli – ma va rispettata nel suo dolore perché questa installazione è sbagliata e offensiva».

Nonostante il flash mob si sia concluso in una mezzoretta la presenza delle forze dell’ordine hanno dovuto rimanere a lungo in piazza per il clima molto teso che si era creato e per la paura che ulteriori atti vandalici fossero di nuovo tentati contro l’installazione. Uno degli esponenti no-vax, ad esempio, si è posizionato di fronte alla gettoniera che raccoglie la beneficenza incitando le persone a non donare soldi a Save The Children.