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Il sindaco sull'evento dei filorussi a Modena: «La conferenza si farà, ma nessun sostegno dal Comune». E anche da Kiev arrivano critiche

Ernesto Bossù
Il sindaco sull'evento dei filorussi a Modena: «La conferenza si farà, ma nessun sostegno dal Comune». E anche da Kiev arrivano critiche

Muzzarelli sulla polemica per l’incontro nello spazio comunale

05 gennaio 2024
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MODENA. Nessun sostegno, ma l’iniziativa si farà. È quanto si apprende da una nota diramata dal Comune di Modena, in cui il sindaco Giancarlo Muzzarelli, dopo aver risposto stizzito ad alcuni tweet gli scorsi giorni, ribadisce la posizione dell’amministrazione e, conseguentemente, dell’Ente sulla mostra e conferenza del prossimo 20 gennaio alle 15 nella sala civica di via Viterbo. I relatori saranno Andrea Lucidi, l’ex candidato della Lega Luca Rossi, l’antropologo Eliseo Bertolasi e Dmitry Shtodin, console generale della Russia.

LA CONDANNA DA KIEV E DELL'AMBASCIATORE UCRAINO IN ITALIA
Condanna che invece arriva dall’Ucraina con il consigliere del ministro degli Affari interni dell’Ucraina, Anton Gerashchenko che ha definito l’evento «scandaloso». «Non deve essere tollerato e non si deve permettere alla Russia di farla franca raccontando bugie sui suoi crimini contro gli ucraini». E anche l’ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk, ha inviato una lettera formale al sindaco in cui Muzzarelli in cui invita il Comune ad annullare la concessione della sala e facilitare l’annullamento dell’evento per proteggere i cittadini modenesi dalle false informazioni che verranno divulgate.

LA CONFERENZA DISCUSSA
L’evento, dal titolo “Mariupol. La rinascita dopo la guerra”, è stato organizzato dall’Associazione Russia-Emilia Romagna e ha l’obiettivo di raccontare come la città «martire dell’occupazione banderista durata 8 anni, affronta ora un veloce processo di ricostruzione sotto l’egida delle Istituzioni della Federazione Russia di cui è divenuta parte integrante.

IL SINDACO
Il sindaco Muzzarelli ha specificato che «come Comune non sosteniamo in alcun modo iniziative che offrono una lettura filo-russa del conflitto in corso in Ucraina che ha avuto origine, lo voglio ribadire ancora una volta, con l’invasione nel 2022 da parte della Russia». Poi, aggiunge, «non c’è alcun patrocinio o sostegno del Comune, tantomeno economica, a questo appuntamento per il quale l’associazione ha sottoscritto l’impegno previsto dal regolamento comunale a condividere i valori sanciti dalla Costituzione e dalla Repubblica Italiana e, segnatamente, il divieto di professare e/o praticare ideologie e comportamenti fascisti e razzisti. Un impegno che auspichiamo venga rispettato».

LE REAZIONI DEI CONTRARI
Tutto questo in un generale contesto di indignazione politica. La deputata Dem varesina Lia Quartapelle su X (il vecchio Twitter) auspica un intervento di Muzzarelli, così come martedì aveva fatto Azione. Pietro Borsari, portavoce di Più Europa Modena, sottolinea che «si tratta di un gruppo apertamente collaborazionista col regime russo, con la partecipazione del console russo e, tra gli altri, di Andrea Lucidi e Eliseo Bertolasi, due noti propagandisti putiniani».
Per Andrea Luisi, volto dell’associazione Giovani Ucraini, «il regolamento sull’utilizzo delle sale, afferma che è necessario sottoscrivere la condivisione dei valori sanciti dalla Costituzione e tra questi segnatamente il divieto di professare o praticare ideologie e comportamenti fascisti e razzisti, oltre a non essere in contrasto con i valori di giustizia, di libertà, di democrazia e di pace».

CHI DICE SI'
L’unica voce fuori dal coro è quella della consigliera comunale di Modena Social Beatrice De Maio: «Non mi risulta che esista un obbligo di essere d'accordo con la visione del Pd o di altri partiti del conflitto in Ucraina. Se il Comune affitta una sala ad un’associazione legalmente riconosciuta che dichiara di rispettare le norme previste non vi sono motivi per negare l’autorizzazione».