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Modena, una contro-manifestazione in piazza: «Così diciamo no all’evento filorusso»

Gabriele Canovi
Modena, una contro-manifestazione in piazza: «Così diciamo no all’evento filorusso»

L’iniziativa dei Radicali in risposta alla conferenza pro-Russia su Mariupol

06 gennaio 2024
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Modena Una contro-manifestazione, alla stesso giorno e alla stessa ora, per dire no all’evento pro-Russia che verrà ospitato in una sala civica del Comune di Modena. L’iniziativa porta la firma del partito Radicale (sia la sezione nazionale sia quella modenese) che scenderà in piazza, in piazza Mazzini, insieme a diverse associazioni ucraine modenesi e di tutta Italia per dire «basta alla propaganda del Cremlino in Italia» e «promuovere la solidarietà internazionale in difesa dei valori di libertà e democrazia».

L’ARTICOLO: «NESSUN SOSTEGNO DAL COMUNE»

Nel mirino dei Radicali (ma anche di tante altre associazioni e partiti modenesi e perfino dell’ambasciatore ucraino in Italia) c’è la mostra-conferenza intitolata “Mariupol, la rinascita dopo la guerra” che verrà ospitata sabato prossimo, 20 gennaio, alle 15 in via Viterbo. Ad organizzarla, l’associazione culturale “Russia-Emilia Romagna” che ritiene Mariupol «città-simbolo della rivolta popolare del Donbass contro la giunta di Kiev» e «città martire dell’occupazione banderista durata 8 anni» che «affronta ora un veloce processo di ricostruzione sotto l’egida delle Istituzioni della Federazione Russia di cui è divenuta parte integrante».

«Purtroppo – commentano in coro i Radicali Italiani, i Radicali di Modena, l’associazione “Cristiani ucraini in Italia” e la comunità ucraina modenese – siamo costretti a contrastare ancora una volta la contro narrazione dei tanti filo-Putin, di associazioni che parlano di “occupazione banderista durata 8 anni” e di un “veloce processo di ricostruzione sotto l’egida delle istituzioni della Federazione Russa di cui è divenuta parte integrante”. Ci permettiamo di ricordare che Mariupol è stata occupata, bombardata e brutalmente distrutta: case, ospedali, scuole, teatri sono stati rasi al suolo, con una drammatica perdita di vite umane. Una tragedia che ha un solo responsabile: la Federazione Russa».

Per queste ragioni sabato prossimo scenderanno in piazza, «per gridare il nostro sostegno alla resistenza ucraina». «Chiediamo ancora una volta di revocare la concessione della sala per la conferenza “rinascita di Mariupol” e invitiamo l’amministrazione comunale, le forze politiche e le associazioni a scendere in piazza con noi per una giornata contro la violenza e a favore di una pace giusta».