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L’evento

Concerto degli Ac/Dc, Alessio e Luca i primi fan arrivati a Reggio Emilia

di Serena Arbizzi
Concerto degli Ac/Dc, Alessio e Luca i primi fan arrivati a Reggio Emilia

Franciotti da Ostia e Faraldi da Savona hanno dormito in tenda e sono già pronti a vivere in prima fila l’evento in programma domani alla Rcf Arena Campovolo. Attesi 100mila spettatori

24 maggio 2024
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REGGIO EMILIA. Vogliono a tutti i costi conquistare il traguardo più vicino possibile al palco, sono appassionati degli Ac/Dc da anni, anzi, da decenni e non vedono l’ora di vedere la duck walk, quella camminata che insieme ad altri ingredienti rende leggenda il gruppo che si esibirà domani, sabato 25 maggio, alla Rcf Arena Campovolo.

Loro sono Alessio Franciotti e Luca Faraldi, i primi fan approdati sul terreno di via dell’Aeronautica a Reggio Emilia con tanto di tenda per conquistare la pole position al maxi concerto da 100.000 fan.

Chi sono i primi due arrivati

Luca Faraldi ha 52 anni, viene da Andora, provincia di Savona, ed è arrivatogiovedì 23 maggio alla Rcf Arena. «Mi piace moltissimo la musica e il volume in particolare nei concerti live: seguo gli Ac/Dc da trent’anni ed essere qui è un viaggio nella leggenda. L’ultima volta li ho visti a Torino e non potevo assolutamente perdere l’opportunità dell’unica data italiana – racconta Luca –. Quale canzone spero di ascoltare? Vorrei che facessero… una canzone qualsiasi. Per me sono belle tutte. Il segreto per godersi alla grande questo concerto è non mettersi i tappi nelle orecchie e farsi coinvolgere dal ritmo».

Alessio Franciotti ha 27 anni ed è di Ostia. È arrivato a Reggio Emilia alle 4 della notte fra mercoledì e giovedì, insieme alla sua ragazza. «Lei è in hotel, io invece dormo in tenda perché non voglio perdere il posto, tra poco arriveranno migliaia di altri fan ed è fondamentale assicurarsi la postazione – dice –. Ho preso il biglietto la mattina stessa in cui sono stati messi in vendita la prima volta, di persona, ero davanti alla biglietteria da un’ora prima che aprisse. Per me gli Ac/Dc sono una religione. Principalmente Angus Young, per la sua energia, la duck walk, ma amo anche la compattezza del gruppo, ho iniziato ad ascoltarli a 8 anni grazie a mio padre. L’obiettivo è arrivare davanti al palco e alla red zone. Sono un pugile e farò uno scatto di un chilometro non appena apriranno i cancelli. L’ultima volta li ho visti a Imola nel 2015 e sono sicuro che anche stavolta sarà indimenticabile».