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Savignano, dopo il nubifragio torna la strada. E i residenti sono di nuovo a casa

Savignano, dopo il nubifragio torna la strada. E i residenti sono di nuovo a casa

Via Barche era finita allagata dopo l'esondazione del torrente Rio d’Orzo. Il sindaco Enrico Tagliavini: «Intervento in tempi record, il peggio adesso è passato»

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SAVIGNANO. È stata una settimana difficile, ma ora l’incubo è finito: i quattordici residenti di via Barche a Savignano rientrano finalmente a casa.

La bomba d’acqua di lunedì 20 maggio ha messo in enorme difficoltà tante famiglie in tutto il territorio comunale. Una delle aree più colpite è stata senz’altro via Rio d’Orzo, dove l’omonimo torrente è esondato, e la limitrofa via Barche, una stretta e ripida strada che si è ben presto trasformata in un fiume.

La forza dell’acqua caduta su tutta la collina sopra l'ex stabilimento dell'Italcementi ha trascinato a valle la sede stradale, facendo di fatto sparire l’unica via di accesso alle case circostanti. Così le famiglie sono rimaste bloccate e successivamente sfollate.

Ma da ieri la via è stata ufficialmente riaperta e tutto è tornato alla normalità.

«Dopo la visita in loco della vicepresidente della Regione Irene Priolo e della responsabile della Protezione civile Rita Nicolini, che ringrazio, ci siamo accordati per ripristinare il tratto coinvolto con somma urgenza – spiega il sindaco di Savignano, Enrico Tagliavini – È stato un intervento eseguito in tempo record e da ieri mattina i residenti di via Barche sono potuti tornare a casa. La collina dove la ripida strada si “arrampica” è stata l’area più colpita del territorio. E pensare che lì sarebbe anche dovuta sorgere la fantomatica discarica. Ci siamo opposti alla sua realizzazione e ora a maggior ragione rivendichiamo quella scelta, sarebbe stato un vero disastro a livello ambientale. In totale abbiamo rifatto oltre quattrocento metri di sede stradale, già riasfaltati. E ci siamo anche occupati di ripristinare il fosso, anche se non sarebbe stato di nostra competenza. Siamo molto soddisfatti per la rapidità dell’intervento, questa è stata l’unica strada a subire danni così pesanti. Fortunatamente si erano tutti chiusi in casa, poi, però, sono rimasti confinati lì, si poteva transitare solo a piedi. Non è stato facile ma ora tutto è tornato alla normalità».

Durante la tempesta, i residenti si sono rifugiati nelle loro abitazioni, guardando inermi mentre l’acqua trascinava via la loro unica via di comunicazione. Così le auto sono rimaste bloccate insieme a loro, ragion per cui gran parte degli abitanti ha preferito trasferirsi momentaneamente in hotel. Solo una famiglia è rimasta e ha continuato a fare avanti e indietro a piedi, per poter prendersi cura degli animali nel proprio podere.

«Complessivamente, l’alluvione sta pesando sulle casse del Comune per quasi 100mila euro – conclude il sindaco – ma le risorse verranno poi ripianate dalla Regione. Chi amministrerà tra qualche mese riceverà indietro ogni centesimo».