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La polemica

Assorbenti gratis a scuola, c’è chi dice no: «Attenti alla deriva femminista»

di Maria Vittoria Scaglioni
Assorbenti gratis a scuola, c’è chi dice no: «Attenti alla deriva femminista»

Il Popolo della famiglia critico verso l’iniziativa attuata al liceo Sigonio di Modena: «Passare da questo distributore a uno di preservativi è un attimo». Replica Giuditta Pini (Pd): «Non si accorgono di quanto siano surreali le loro polemiche»

02 settembre 2024
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MODENA. «Assorbenti nelle scuole? Non sia grimaldello per altre scelte fondate sull’ideologia» tuona a caratteri cubitali, in una nota scritta, Mirko De Carli, il consigliere nazionale del “Popolo della famiglia”, che commenta la scelta del liceo Sigonio di Modena di installare un distributore gratuito di assorbenti.

Il contenuto della nota di protesta

«Quella degli assorbenti gratis a scuola è un’iniziativa da tenere sotto controllo non tanto nella sua proposizione materiale, quanto proprio in quella ideologica, come la già sdoganata carriera Alias».

Il consigliere sostiene che l’iniziativa sia sintomo di una “deriva femminista” ed esprime preoccupazione per eventuali ulteriori proposte future: «Il segnale degli assorbenti a scuola non deve essere il grimaldello per altre finte conquiste ideologiche: vedi preservativi o altro ancora, ad esempio la pillola del giorno dopo».

Nonostante non esista ad oggi alcun progetto di questo genere, il “Popolo della famiglia” vuole scongiurarne ogni possibilità. «Non possiamo dimenticare questo aspetto, ossia quanto azioni inizialmente non “pericolose” possano poi portare a derive che mettono in discussione temi assai sensibili. Diamo attenzione al caso di Modena, sperando di non essere infauste Cassandre», conclude De Carli.

La paura di un distributore di preservativi (non in programma)

La scuola è il luogo pubblico in cui si educano gli adulti del futuro, frequentato da ragazze che potrebbero recarvisi con maggiore tranquillità sapendo di poter usufruire del distributore. Alessandro Vitali, segretario regionale del movimento giovanile del Popolo della famiglia, in merito aggiunge: «L’igiene personale della donna è importante. Altrettanto fondamentale è capire dove è giusto fermarsi, perché in un mondo sempre più al contrario passare dal distributore degli assorbenti a quello dei preservativi è un attimo».

Questa paventata ipotesi dei distributori di profilattici però al momento è pura speculazione. Obiezione alla quale Vitali risponde: «Collegamenti che paiono al momento assurdi divengono tristi realtà. Spero che ragazze e ragazzi del liceo abbiano bene in mente cosa è giusto e cosa no. Restiamo tuttavia preoccupati perché la deriva femminista è sempre dietro l’angolo».

La replica di Giuditta Pini, ex deputata del Pd

È Giuditta Pini, ex deputata del Pd, a sedare le preoccupazioni del Popolo della famiglia: «Per vedere del complotto nella distribuzione di assorbenti igienici femminili ce ne vuole. Direi che il popolo della famiglia sta facendo di tutto per entrare nella categoria “stramboni” inaugurata da Trump negli Stati Uniti».

A proposito delle motivazioni che avrebbero spinto il movimento a commentare questa vicenda, l’ex deputata punta sulla spasmodica ricerca di visibilità: «Vogliono solo emergere, ma non si accorgono di quanto siano surreali e a tratti inquietanti le loro polemiche. La verità è che è una bellissima notizia che speriamo si possa replicare in altre scuole e speriamo che il governo faccia fede all’impegno di abbassare l’Iva sugli assorbenti igienici».
«Un fatto è certo – aggiunge – i rasoi per la barba sono considerati beni primari tassati al 4%, mentre gli assorbenti restano al 10».