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Modena, Maserati chiude l'Innovation Lab 9 anni dopo la sua apertura

di Giovanni Medici
Modena, Maserati chiude l'Innovation Lab 9 anni dopo la sua apertura

Fiom Cgil annuncia la chiusura della sede di ricerca e sviluppo di via Emilia ovest: «Hanno rimosso il marchio del Tridente. Modena perde cervelli e postidi lavoro»

19 settembre 2024
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MODENA. Nove anni dopo la sua apertura l’Innovation Lab di Maserati di via Emilia Ovest ha imboccato il viale del tramonto.

Rimosso il marchio
«Il marchio del Tridente è stato rimosso dall’Innovation Lab. La sensazione – spiega la segretaria della Fiom Cgil di Modena Stefania Ferrari – che i lavoratori riportano è di sconfitta. Di qualcosa che finisce. Negli incontri tenuti nei mesi passati Maserati non ha mai utilizzato o confermato la parola chiusura. Ma queste funzioni si svolgeranno ora nello stabilimento di via Ciro Menotti. Resta il fatto, innegabile ed oggettivo, che a Modena esistevano 2 siti (anzi 3 se aggiungiamo la chiusura del plant di via delle Nazioni non più di 2 anni fa). Avevano al loro interno strumenti, postazioni di lavoro, lavoratori che occupavano ogni ufficio. Ora a Modena – prosegue Ferrari – ne resta uno: storico, importante, razionalizzato (e su questo restano elementi sui quali ci aspettiamo chiarimenti dall’impresa) per ospitare i trasferimenti di attività e lavoratori. Temiamo si prospetti una riduzione degli spazi produttivi. Resta il fatto che Modena ha perso buona parte della ricerca e sviluppo che Stellantis svolgeva qui. Resta il fatto che ha già perso e, temiamo perderà, un numero rilevante di “cervelli, tecnici, operai” insomma lavoratori e possibilità occupazionali. Resta una grossa amarezza per le possibilità, capacità, ambizioni, per i posti di lavoro persi».

Le incertezze dei lavoratori

Ferrari ricorda poi che i lavoratori Maserati di via Ciro Menotti da inizio anno hanno lavorato poco più di due mesi e non vedono certezze per il futuro: «Nei prossimi giorni incontreremo l'azienda per un previsto esame congiunto sul proseguimento degli ammortizzatori sociali, e non mancheremo di chiedere informazioni sugli investimenti e la riorganizzazione “logistica” in corso. Ma la caduta di quell’insegna in via Emilia Ovest è la chiusura di uno stabilimento, ora vuoto, ed è l’emblema della fase di difficoltà in cui versano tante aziende modenesi dell'indotto. La Fiom Cgil – dice ancora Ferrari – sta chiedendo da tempo la necessità che si apra un confronto a Palazzo Chigi che affronti in maniera sistemica e sinergica la complessa fase che l’intero settore, componentistica compresa, sta affrontando. Penso sia arrivato il momento di affrontare seriamente il tema delle politiche industriali di un territorio che sull’automotive basa gran parte della propria economia. La Fiom Cgil chiederà alle istituzioni di riprendere quel tavolo di confronto avviato sulla situazione di Maserati, ampliandolo a tutte le aziende del settore».