Gazzetta di Modena

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La sentenza

Invitò a casa l’amica minorenne per giocare e la stuprò: condannato a 10 anni

di Daniele Montanari
Invitò a casa l’amica minorenne per giocare e la stuprò: condannato a 10 anni

A commettere la violenza sessuale un ragazzo marocchino che all’epoca dei fatti aveva 19 anni. Il 15enne che secondo l’accusa fu suo complice verrà giudicato dal Tribunale dei Minori. L’episodio si verificò nel marzo 2022 a Modena nell’abitazione del condannato, dopo una partita ai videogiochi

22 ottobre 2024
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MODENA. Condanna pesantissima in Tribunale a Modena per una terribile violenza sessuale che ha visto come vittima una ragazza che all’epoca dei fatti aveva 17 anni, italiana. Un ragazzo marocchino, allora 19enne, è stato condannato con rito abbreviato (e quindi comprensivo di uno sconto di un terzo della pena) a 10 anni di carcere, e al pagamento di 20mila euro di provvisionale, subito esecutiva. Un 15enne che, secondo l’accusa, è stato suo complice nell’aggressione, verrà invece giudicato dal Tribunale dei Minori.

Tutto è nato da un invito a giocare

Il fatto è accaduto nel marzo 2022 a Modena, nella casa del 19enne. Secondo quanto ricostruito, aveva invitato lei e l’altro amico – si conoscevano da tempo – a trascorrere la giornata a casa sua tra videogiochi e Playstation. Ma poi i due hanno cominciato a baciare la ragazza contro la sua volontà, e a toccarla nelle parti intime. Sconvolta, lei si è rifugiata in bagno, chiudendo la porta. Il 19enne l’ha convinta a uscire chiedendole scusa per quello che aveva fatto, dicendo che non sarebbe più accaduto. Ma appena lei ha aperto la porta, i due l’hanno afferrata, e mentre il 15enne la teneva ferma, il 19enne l’ha stuprata nonostante le sue grida e i suoi pianti. Poi però la ragazza è riuscita a divincolarsi e a scappare a casa, riferendo ai genitori quello che era successo.

La denuncia e il processo

Da qui la denuncia ai carabinieri e la pesantissima accusa per i due di violenza sessuale di gruppo. Stamattina in tribunale la ragazza, assistita dall’avvocato Francesco Cavazzuti, ha ripercorso tutte le fasi della sconvolgente aggressione, confermando tutte le accuse. Il pm ha chiesto 8 anni di pena, il giudice è stato ancora più severo sancendo la condanna a 10 anni.