Gazzetta di Modena

PALAGANO. Massimo Ferrarini sognava di diventare un pilota di aerei. Era a un passo dall’esame per il brevetto, che avrebbe dovuto sostenere a settembre prima del rinvio della prova. Ora i familiari e gli amici di “Max” sperano che possa aver assistito dall’alto al passaggio degli aerei sulla chiesa di Palagano, che ha ospitato il suo funerale.

Chi era Massimo Ferrarini

Aveva 55 anni e ha perso la vita in un incidente sulla Pedemontana a Fiorano lo scorso 9 novembre. «Un padre strepitoso, da 110 e lode», lo ha ricordato l’ex compagna Barbara Goldoni, a nome anche dei tre figli.Tanti compagni dei giovani (assieme a insegnanti) sono stati presenti alla parrocchia San Giovanni Apostolo ed Evangelista. La messa è stata animata dal canto degli alpini e ha visto la partecipazione di amici sciatori e motociclisti di “Max” o “Ferro”, come era conosciuto Massimo.

Il rito funebre

I familiari hanno espresso sentimenti di sincera gratitudine nei confronti dei presenti. La vicinanza e il sostegno di chi c’era e di chi ha contribuito al ricordo con un messaggio ha dato conforto. La famiglia di Massimo ha provato conforto nel momento di dolore, contrastando il rischio della solitudine. Le testimonianze di affetto verso Massimo sia in chiesa sia a margine hanno rappresentato per i familiari un toccasana e una conferma. Un segno intangibile e immanente del bene seminato da Massimo nel corso della vita.

Aerei in volo
Il volo degli aerei sulla chiesa di Palagano ha rappresentato il tributo al brevetto di pilota sfiorato da Max e al sogno interrotto. Le comunità di Palagano, Sassuolo (dove viveva Massimo) e Formigine (dove lavorava) attendono risposte sull’incidente tra l’auto di Massimo e un camion sabato 9 novembre. Il sogno è di poterlo riabbracciare un giorno, veleggiando tra le nuvole sulle ali di Massimo.

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