Crepa di 25 metri sull’argine del Panaro, Aipo: «Interverremo a breve»
Il tratto è vicino al ponte di Navicello Vecchio nel territorio di Nonantola, comune colpito quattro anni fa dalla tragica alluvione. L’Agenzia interregionale per il fiume Po rassicura i cittadini: «La fessurazione riguarda la banca, l’intervento di sistemazione inizierà nei prossimi giorni
NONANTOLA. A quasi quattro anni dalla tragica alluvione che colpì Nonantola, la città dell’Abbazia, si continua a temere per la fragilità dell’argine del fiume Panaro che protegge la città da una nuova possibile esondazione. L’allerta meteo per il pericolo di qualche mese fa è ormai passata, ma rimangono le preoccupazioni per le condizioni degli argini. Tra le varie segnalazioni dei residenti che sono arrivate agli uffici del Comune, preoccupano soprattutto quelle riguardanti il ponte di Navicello Vecchio, sulla via Nonantolana.
La crepa lunga circa 25 metri
Le foto scattate da sopra il ponte mettono in mostra una crepa lunga all’incirca venticinque metri che sta già causando il cedimento del terreno all’interno del fiume Panaro. Il rischio infatti, oltre ad un indebolimento dell’argine stesso, sarebbe di riempire il fiume di detriti, fango e piante che andrebbero a bloccare il corso d’acqua con più facilità. Il livello idrografico del fiume è basso e non c’è un pericolo imminente di maltempo, ma i residenti nonantolani hanno comunque fatto qualche segnalazione anche ad Aipo, l’agenzia interregionale che cura la gestione del reticolo idrografico principale in Italia.
Aipo rassicura e assicura un intervento veloce
Tuttavia, secondo l’agenzia non c’è da preoccuparsi: «La fessurazione riguarda la banca (la parte inferiore) e non direttamente il rilevato arginale – hanno fatto sapere dall’agenzia –. In ogni caso è già previsto dall'ufficio Aipo di Modena un intervento di sistemazione, che inizierà nei prossimi giorni e che punterà a riassestare il terreno, in modo da impedirgli di franare».
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