Gazzetta di Modena

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La tragedia

Travolto e ucciso a 19 anni in bici: nessuna conferma dell’auto pirata

di Daniele Montanari

	Carabinieri e polizia locale sul luogo della tragedia
Carabinieri e polizia locale sul luogo della tragedia

Non trova riscontri la versione del 59enne di Reggio Emilia che per primo ha tamponato Oussana Hayamouda sulla via Emilia a Castelfranco: nessuna traccia di un’altra auto nei primi filmati delle telecamere visionati dalla polizia locale

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CASTELFRANCO. È stato o no un pirata della strada a travolgere e uccidere il 19enne Oussana Haymouda nel terribile incidente di martedì mattina – 28 gennaio – a Castelfranco? Il dubbio sta venendo agli agenti della polizia locale, che al momento non stanno trovando riscontri all’ipotesi di una seconda macchina killer coinvolta nel drammatico scontro.

L’incidente

Erano circa le 7 sulla via Emilia Ovest, a Castelfranco, subito dopo la rotonda del McDonald’s (andando verso Modena). Un orario trafficatissimo, vita la fitta presenza di pendolari che si recavano al lavoro. La dinamica è ancora in corso di accertamento da parte della polizia Locale di Castelfranco, in collaborazione con i carabinieri della locale tenenza e del Norm di Modena (anche loro sul posto), ma da una prima ricostruzione, sembra che sia andata così. Il 19enne Oussana Haymouda, di origini marocchine, stava procedendo con la sua bici verso Castelfranco. Probabilmente andava al lavoro. È stato tamponato da una Honda che procedeva nella stessa direzione, guidata da un 59enne della provincia di Reggio, che ha sbalzato il 19enne con la sua bici nell’altra corsia. Dove, da quanto emerso dalla testimonianza del 59enne, è stato travolto da un’altra auto che sopraggiungeva, in direzione opposta. E che poi non si è fermata. Vani i soccorsi, è morto sul colpo.

Le indagini

Gli agenti della Locale di Castelfranco, che conducono le indagini sotto da direzione del comandante Cesare Augusto Dinapoli, appresa la segnalazione dell’auto pirata hanno subito acquisito le immagini di videosorveglianza in zona. Ma dai primi filmati visionati, non è stata trovata traccia della macchina. Gli accertamenti comunque continueranno. Ma c’è anche un altro fatto. Da un primo riscontro visivo, gli agenti non hanno riscontrato sul corpo del 19enne i segni di un investimento pieno come quelli che avrebbe dovuto lasciare l’auto pirata. La parola adesso passa alla Medicina legale: qui verrà eseguita l’autopsia che dovrà chiarire se il ragazzo è morto solo per l’urto del tamponamento – che comunque è stato di una violenza tale da farlo finire sull’altra corsia – o anche per quello contro una seconda auto. Intanto, nei confronti del 59enne reggiano è stato aperto in Procura un fascicolo per omicidio stradale. Il 19enne pare vivesse solo: finora nessun famigliare ha chiesto di lui.

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