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La tragedia

Bimba morta sbranata dal cane di famiglia ad Acerra, l’ennesimo dramma: quando accadde a Modena e come sono stati rieducati i cani


	Uno dei due rottweiler rieducati
Uno dei due rottweiler rieducati

La bambina di 9 mesi uccisa da un pitbull in casa riporta alla mente la tragedia di Natale del 2022 a Concordia, quando a perdere la vita fu la 68enne Iolanda Besutti: i suoi rottweiler hanno effettuato un percorso di recupero con l’educatore cinofilo Mirko Zuccari, ecco i suoi consigli

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ACERRA (NAPOLI). Una bimba di 9 mesi è morta sbranata da un pitbull ad Acerra, in provincia di Napoli. L’ennesima tragedia è avvenuta nella notte tra sabato 15 e domenica 16 febbraio. La bimba è stata trasportata dal padre al pronto soccorso della clinica Villa dei Fiori di Acerra ma al suo arrivo era già morta a causa delle gravi ferite lacero contuse al volto e al capo. Ai poliziotti del Commissariato di Acerra l’uomo ha raccontato di essersi addormentato con la piccola intorno alle 22.30 e quando si è svegliato ha trovato la bimba a terra in una pozza di sangue, sbranata dal cane di famiglia. La madre era al lavoro. Il papà è ora indagato a piede libero per omicidio colposo e omessa custodia e vigilanza del cane: questa è l’accusa ipotizzata dalla Procura di Nola nei confronti del 25enne. Come da prassi, la Procura ha disposto anche gli esami tossicologici sull’uomo che, in vista dell'autopsia sul corpicino della bimba, è stato iscritto nel registro degli indagati come atto dovuto. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, il papà della bimba è risultato essere positivo all'hashish mentre altri test tossicologici, su differenti droghe, hanno dato esito negativo. Nel frattempo, il cane è stato affidato ai veterinari dell’Asl Napoli 2 che hanno accertato come l’animale fosse privo di microchip. Dalle testimonianze di alcuni residenti, è emerso che lo stesso Pitbull in estate aveva azzannato un altro cane di piccola taglia, uccidendolo.

La tragedia di Natale del 2022 a Concordia

La tragedia di Acerra riporta alla menta quella che si verificò in provincia di Modena, a Concordia, il 25 dicembre 2022: la 68enne Iolanda Besutti fu trovata a terra agonizzante nel cortile della sua villa, sbranata dai suoi due rottweiler Thor e Tyson: una volta giunti i soccorsi, era ormai troppo tardi. I due cani, uno di quasi due e l’altro di quasi cinque anni, furono sedati e ritirati dal servizio veterinario dell’Ausl. Dopo l’ipotesi di un possibile abbattimento, si decise di affidare i due rottweiler alle cure di un’associazione cinofila che avrebbe fatto intraprendere loro un percorso di rieducazione

L’educatore cinofilo che ha rieducato i cani

Mirko Zuccari, educatore cinofilo incaricato del recupero dei due cani e specializzato nella rieducazione dei soggetti erroneamente definiti “irrecuperabili”, pochi mesi fa ha raccontato alla Gazzetta come è andato il percorso di rieducazione (qui l’intervista completa), concludendo con un consiglio rivolto a tutti: «Ogni individuo ha bisogno di determinati scarichi, che possono dipendere sì dalla razza, ma soprattutto dall’individuo stesso, e riguardano soprattutto la qualità della vita del cane all’interno dell’abitazione. Spesso facciamo l’errore di concentrarci sugli atti di scarico durante la passeggiata, quando raramente vivono una vita stimolante a casa, alla base della costruzione di un buon rapporto. Le tragedie purtroppo accadono, non sono invenzioni. Ma sono animali che sanno essere socievoli, tranquilli, possono stare in famiglia e con i bambini. Bisogna solo imparare a conoscerli in modo adeguato». Fino a quando un cane è “recuperabile”? «Sempre. Nella mia carriera ho avuto a che fare con tanti soggetti bollati come “pericolosi”. L’ambizione di noi professionisti è quella di migliorare la qualità di vita di questi animali, e aumentare le competenze per prevenire questo tipo di situazioni».