È ai “domiciliari” ma fa un’altra rapina: il 14enne della baby gang portato in comunità
Era l’unico tra i cinque del gruppo ad aver ricevuto come provvedimento la permanenza domiciliare, ma non l’ha rispettata e ora la misura nei suoi confronti si aggrava finendo alla pari di quella dei suoi compagni. La banda era stata sgominata a inizio anno dalla polizia di Stato
MODENA. È finito in comunità uno dei cinque componenti della baby gang che, tra fine ottobre e fine novembre 2024 ha seminato il panico tra i giovanissimi, tra botte e rapine. Nei confronti del 14enne era stata disposta la permanenza in casa ma la sua posizione si è aggravata: non ha rispettato le prescrizioni relative agli orari e, addirittura, è gravemente indiziato di un’altra rapina avvenuta in ambito scolastico. Un episodio, questo avvenuto circa tre settimane fa: avrebbe minacciato verbalmente un altro ragazzino per portargli via pochi euro. E dunque la polizia di Stato di Modena ha dato esecuzione alla misura del collocamento in comunità disposta dal gip del tribunale per i minorenni di Bologna.
Era l’unico a non essere finito in comunità
I membri della baby gang sono gravemente indiziati a vario titolo dei reati di rapina aggravata e lesioni in danno di giovani ragazzi e erano stati arrestati il 7 gennaio. Il giovane collocato ora in comunità avrebbe tenuto comportamenti gravemente irregolari e, come già detto, condotte di rilievo penale. Dei cinque indagati, era l’unico nei confronti del quale era stata disposta la permanenza domiciliare. Si muovevano spesso insieme oppure in maniera alternata e si avvicinavano a giovani ragazzi con scuse banali in orario notturno in centro oppure all’uscita dalle scuole vicino alle stazioni dei bus e dei treni. Qualche volta li minacciavano utilizzando coltelli, poi li accerchiavano e iniziavano a colpirlo violentemente con pugni e calci. Erano diventati l’incubo dei giovanissimi e delle loro famiglie.
Gli episodi contestati alla baby gang
Gli episodi contestati alla banda di minorenni erano svariati. Uno dei più gravi risale al 16 novembre, e si sarebbe verificato in piazza della Pomposa. Secondo quanto ricostruito dall’accusa, la baby gang si era avvicinata a un ragazzino, intimandogli di consegnare loro il denaro. Poi lo hanno picchiato: quando quel ragazzino è riuscito a divincolarsi lo hanno inseguito, facendolo cadere di nuovo e colpendolo nuovamente. Insomma, lo avevano pestato e fatto finire in ospedale, con una prognosi di dieci giorni. Il tutto per trenta euro.