Ripiantati sei ettari di alberi tagliati per errore a Marzaglia
Completata la piantumazione compensatoria del bosco erroneamente raso al suolo nell’agosto 2024 nella Cassa di espansione del fiume Secchia. E Aipo ne riforesterà un settimo “extra”: «Siamo soddisfatti»
MODENA. È stata completata la piantumazione compensatoria del bosco erroneamente raso al suolo nell’agosto 2024 nella Cassa di espansione del fiume Secchia. Il caso aveva destato non poche polemiche perché l’impresa incaricata da Aipo, nell’ambito di interventi di sicurezza idrica, si è spinta più del dovuto, abbattendo un’area di sei ettari senza alcuna autorizzazione. Riscontrato l’errore, l’Agenzia ha provveduto al completo ripristino dell’area verde ed è prevista nei prossimi mesi la riforestazione del settimo ettaro, uno in più rispetto a quelli sfalciati.
Mega multa per l'azienda
L’impresa che aveva eseguito i lavori era stata multata per oltre 200mila euro dai carabinieri forestali di Modena: 198mila sono andati nelle casse del Comune di Rubiera e 7mila al Comune di Modena, in quanto il bosco era compreso tra Marzaglia e Rubiera, nel Reggiano.
I lavori
L’intervento di abbattimento è nell’ambito di un progetto di adeguamento della Cassa di espansione alle esigenze di sicurezza idrica. Il costo totale è di 27 milioni di euro ed è finanziato con fondi Pnrr. Nello specifico, l’obiettivo di Aipo è di aumentare il volume della Cassa e quindi la sua capacità di invaso, per prevenire le esondazioni. I lavori comprendono l’adeguamento e il potenziamento strutturale degli argini della cassa di espansione già esistente attraverso il riutilizzo del materiale rimosso dall’alveo del fiume per l’innalzamento degli argini.
Rischio alluvioni
Nel corso delle diverse piene susseguitesi nel tempo, si è infatti formata un’area di eccessivo deposito di materiale terroso che deve essere rimosso, perché riduce la capacità di invaso del bacino. Una volta completata l’opera, la parte di acqua sarà trattenuta nella cassa per essere poi convogliata nella rete del Consorzio di bonifica a scopi irrigui. il termine dei lavori per questa prima fase è prevista entro la fine di quest’anno. Al tempo stesso, si svolgerà una necessaria azione di manutenzione straordinaria della vegetazione che nel corso degli anni si è sviluppata nella stessa area. Nelle zone dei prelievi dei sedimenti è stato necessario abbattere la vegetazione presente. Poiché le aree di intervento si trovano all’interno della Riserva naturale regionale, nonché Sito della Rete Natura 2000, sono state concordate opere di compensazione con l’Ente per i Parchi e la Biodiversità Emilia Centrale, gestore dell’Area protetta, il Servizio Parchi della Regione e il Ministero dell’Ambiente. Dei 29 ettari complessivi da sfalciare per consentire i lavori, attualmente la ditta incaricata ne ha disboscati 24.
La piantumazione
Come intervento compensatorio, all’esterno dell’opera idraulica, su un terreno demaniale di circa trenta ettari immediatamente a sud del ponte sulla via Emilia, oggi incolto, è in corso uno specifico progetto di rinaturazione con la messa a dimora di piante autoctone per creare una nuova area boscata. Aipo fa sapere che, dei 30 ettari previsti, è già stata piantumata «un’area demaniale dell’estensione di circa dieci ettari, con essenze autoctone, al fine di dar corso allo sviluppo di un’area boscata; ulteriori interventi della stessa tipologia saranno messi in atto in altre aree per dare compimento alle prescrizioni della Via». Mancano, quindi, venti ettari ancora da piantumare e cinque da deforestare, e dal calcolo è esclusa l’area erroneamente deturpata. Sempre nell’ottica del miglioramento della capacità di invaso, sono in corso anche le prove sui materiali per l’avvio della realizzazione dei diaframmi, opere molto importanti per impedire filtrazioni al di sotto delle arginature della cassa. Inoltre, sempre compatibilmente con le condizioni climatiche, proseguono le attività di bonifica dagli ordigni bellici, necessarie prima di procedere con gli scavi previsti all’interno della cassa per il prelievo dei materiali da utilizzare alla realizzazione dei rialzi e ringrossi arginali.
Soddisfazione per Aipo
Il direttore di Aipo Gianluca Zanichelli esprime «grande soddisfazione nei confronti di tutto il personale dell’ufficio di Modena per il grande impegno profuso e l’ottimo lavoro portato avanti nonostante le ripetute e frequenti piene degli affluenti modenesi del Po che, insieme a quelli reggiani, negli ultimi tempi hanno messo a dura prova la struttura di Aipo. L'inclemenza stagionale invernale ha sicuramente reso più difficili le attività operative, ma grazie all'esperienza del personale e delle ditte specializzate di cui Aipo si avvale, i lavori stanno facendo registrare un positivo andamento in tutti i delicati interventi di cui l'agenzia è soggetto attuatore in diverse aree, da quelli di difesa del suolo a quelli (Pnrr) inerenti il piano invasi e la rinaturazione del Po».
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