Chiuso Funny Bubble: «Troppo poca sicurezza in centro a Modena»
Il locale di via Emilia Centro abbassa la serranda dopo sei anni: accoglieva anche studentesse in fuga da “facce strane” viste alla stazione delle corriere
MODDENA. Il bubble tea da una parte, il mondo crudele dall’altra. Una scritta con due frecce contrapposte impressa in un tappeto. Ecco quanto resta del Funny Bubble Modena di via Emilia Centro. Lo stesso rettangolo marrone chiaro che più volte ha visto entrare clienti di corsa per rifugiarsi dalla strada. Ragazzi e più spesso ragazze in fuga da «facce strane» viste alla stazione delle corriere o alle fermata dell’autobus che preferivano entrare nel locale e conversare con il titolare, prendendo tempo assieme a un bicchiere della bevanda.
La denuncia del titolare
«Il centro è peggiorato e ho deciso che non ne valeva la pena», ha detto l’ex titolare Stefano Paganelli. Era il 10 novembre 2018 quando il locale è stato inaugurato con un ospite d’eccezione: Marco Spatola, alias Tony Stark o Iron Man, tecnico della Verisure di Modena che nei panni del supereroe della Marvel ha messo in fuga (con due colleghi) quattro ladri all’ultima edizione del Lucca Comics.
Problema sicurezza
Proprio la sicurezza ha fatto calare il sipario su una realtà amata dai giovani e soprattutto dai giovanissimi. «Ho fatto una scelta di vita consapevole – ha spiegato Paganelli – I fattori sono molti: la situazione del centro, la crisi e la concorrenza. Gli ultimi due non mi avrebbero mai portato però alla decisione di chiudere. Il centro si è molto spopolato e ci sono problemi di sicurezza: purtroppo, è la realtà dei fatti». Più volte l’ex titolare ha esposto carenze nell’illuminazione della zona. «Modena è molto buia – ha ribadito – a parte le luci di Natale, l’illuminazione è scarsa». Troppo poco possono fare per l’ex titolare le forze dell’ordine. A un centinaio di metri dal Funny Bubble c’è il presidio Città sociale e sicura, inaugurato sabato 30 dicembre 2023 con un investimento di 46mila euro.
Rifugio per giovani ragazze
«Il problema è noto: le forze dell’ordine hanno le mani legate – ha descritto – Se lo fanno, c’è sempre qualcuno che va loro contro oppure qualche fenomeno che li riprende e posta sui social la realtà che vuole lui». Paganelli s’è stancato di una quotidianità pervasa di insicurezza nel cuore di Modena. A lungo s’è trasformato nel titolare di un “rifugio” dal mondo crudele descritto nel tappeto e vissuto ogni giorno sulla propria pelle e su quella dei clienti. «L’ho sempre detto a tutti: se c’è qualcuno che vi dà fastidio o che vi rompe potete venire da me», ha ricordato. A un certo punto, è arrivata la goccia che ha fatto uscire l’acqua dal vaso e Paganelli ha detto basta.
Il legame con la clientela
Le frequenti code a piedi, in bicicletta o in monopattino prima di entrare nel locale sono ormai un ricordo. L’affetto dei clienti resiste però alla scritta “affittasi” che campeggia nella porta del locale vuoto. Il titolare continua a sentirli e a ritrovarsi almeno in forma virtuale nella comunità Funny Nerd Bubble su Telegram.
«Ho tenuto aperto il gruppo per poter chiacchierare su roba da nerd e condividere eventi – ha detto Paganelli – Ho deciso di mantenere il gruppo e il tappeto». L’immagine del panda rosso che dorme su un ramo con una bevanda verde in una zampa è la stessa. La bevanda è il bubble tea di cui Paganelli e la moglie si erano innamorati a una fiera e che avevano trasformato in un progetto oggi tramontato.
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