Gazzetta di Modena

Modena

Raccolta differenziata

Spesa in famiglia, come diminuire i rifiuti da gettare nell’indifferenziato

di Manuel Marinelli

	L'App Il Rifiutologo aiuta a capire dove buttare i rifiuti
L'App Il Rifiutologo aiuta a capire dove buttare i rifiuti

Il Rifiutologo, app predisposta dal Gruppo Hera, aiuta i cittadini a conferire in maniera corretta i rifiuti evitando gli errori più comuni

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MODENA. Raccolta differenziata. Tra farla e farla bene c’è tutta la “differenza” del mondo. Già, perché quando terminiamo di usare un prodotto nelle nostre case e ci accingiamo a buttarlo, occorre sempre fare una certa attenzione. Un prodotto differenziato male può costare caro all’ambiente. Carta, plastica e lattine, organico, vetro e indifferenziato: spesso non è semplice capire dove buttare un rifiuto. Alcuni prodotti, infatti, sono composti da materiali diversi; inoltre, seguire le indicazioni riportate sulle confezioni non sempre è la soluzione migliore, visto che da comune a comune le regole cambiano. È quindi meglio affidarsi a Il Rifiutologo. Si tratta dell’innovativa app del Gruppo Hera, il cui funzionamento è semplicissimo: una volta scaricata sul cellulare, basta inserire l’indirizzo della propria abitazione o azienda e il gioco è fatto: potrete scannerizzare il codice a barre del rifiuto e capire senza equivoci come va differenziato. Oppure potete cercarlo direttamente nell’elenco digitando il nome. Ci siamo quindi messi alla prova, siamo andati a fare la spesa settimanale e, al momento di riporre i beni acquistati nella dispensa, ci siamo chiesti: e questo imballaggio, una volta consumato il prodotto, dove lo butto? Ci siamo accorti che la maggior parte dei rifiuti è riciclabile e che, facendo attenzione, poco o nulla finirà nel bidoncino dell’indifferenziata.

  • Partiamo da un grande classico che non può mancare: la Nutella. Inquadrando il codice a barre sul vasetto scoprirete che il tappo esterno va buttato nella plastica, ma quello interno, in cartone, va separato e buttato nella carta. Il vaso va nel vetro, mentre la pellicola che separa il prodotto dal tappo va nell’indifferenziato, anche se all’apparenza potrebbe sembrare plastica. Aprendo il frigorifero, il vasetto dello yogurt va nella plastica, così come la pellicola che funge da coperchio. La fascetta va smaltita nella carta.
  • Rimanendo in tema colazione, attenzione alle confezioni dei biscotti: alcune vanno buttate nella carta, è il caso dei sacchetti con biscotti sfusi, mentre le confezioni esterne che contengono piccoli pacchetti, vanno nella plastica. Il cartoncino ondulato all’interno va nella carta. Caso particolare sono le bustine per infusi, come the, camomilla o tisane. La scatola va nel cartone, così come la bustina, la pellicola esterna nella plastica. Organico invece, per i filtri, filo compreso. Succhi, latte e brick in generale vanno nella carta, con anche il tappo.
  • Passando a pranzo o cena, getteremo le scatolette di tonno nella plastica. Stesso discorso per i barattoli di legumi, dai piselli ai fagioli. Plastica per le buste di riso o farro; carta per il contenitore esterno. Vetro per i vasetti di sughi pronti, mentre il tappo va differenziato nella plastica. A proposito di pasta, anche in questo caso dipende dal produttore: alcune confezioni vanno nella plastica e altre nella carta. Vanno nella plastica le buste di affettati confezionati, così come i barattoli di ketchup o maionese e anche i vassoi (puliti) in polistirolo di carne e pesce. Mettiamo nella carta o nella plastica le confezioni delle uova, plastica per i sacchetti delle mozzarelle e i formaggi spalmabili.
  • Attenzione ai prodotti per l’igiene del corpo e la pulizia di casa: di solito i flaconi vanno nella plastica, mentre di norma gli oggetti usa e getta (spazzolini da denti, cotone e rasoi) vanno nell’indifferenziata, come i pannolini e pannoloni, per conferire i quali saranno previste agevolazioni. E se, terminata la spesa, passate dal fioraio per un regalo alla vostra metà? Sappiate che i fiori recisi vanno buttati nell’organico o negli sfalci.
  • Una guida sul corretto conferimento dei rifiuti più “insidiosi”, invece, è disponibile cliccando su questo link.

Insomma, se separati correttamente, si nota come la maggior parte dei rifiuti domestici di tutti i giorni finiscano nella plastica, nella carta, nell’organico o nel vetro. Così facendo solo quantità minime sono destinate all’indifferenziato.