Spray al peperoncino al Barozzi, gli studenti stanchi delle bravate: «C’è chi ha decine di note ma non viene sospeso»
Situazione problematica soprattutto in due prime classi: è quanto emerge dal dialogo con diversi ragazzi e ragazze in uscita dall’istituto
MODENA. Al Barozzi ci sarebbero diversi studenti problematici responsabili da tempo di comportamenti anche gravi. Ma che persistono nelle loro condotte, rendendole sempre più allarmanti, perché non subiscono conseguenze: non c’è stata ancora nessuna sospensione quest’anno nella scuola.
La ricostruzione
È quanto emerge dal dialogo con diversi ragazzi e ragazze in uscita dall’istituto. La stragrande maggioranza di loro non condivide affatto lo spirito da “bravata” di questi compagni, perché ostacolano l’attività didattica, e quindi l’apprendimento. Esponendo anche a dei pericoli. In particolare, quest’anno in due prime classi ci sarebbe una situazione particolarmente problematica che si trascina da tempo senza provvedimenti incisivi. Ci sarebbe addirittura l’incredibile caso di un ragazzino che finora avrebbe “collezionato” più di 30 note disciplinari, di fronte a comportamenti oggettivamente gravi, senza che ancora sia scattato nei suoi confronti alcun provvedimento di sospensione. E questa sorta di impunità di fatto ha l’effetto di alimentare la spavalderia.
Il caso Damiano
In un’altra prima, sempre secondo la testimonianza degli studenti, ci sarebbero due ragazzine e un ragazzino che continuano ad avere comportamenti inaccettabili in classe, mettendosi a urlare per impedire ai docenti di fare lezione. O che li offendono davanti a tutti, senza alcun timore verso gli adulti, se vengono ripresi. Ma anche loro non sarebbero mai stati sospesi, nonostante le segnalazioni dei prof, e l’adozione dei provvedimenti sanzionatori che loro possono disporre. Pensare che l’anno scorso per Damiano Cassanelli, rappresentante d’istituto, scattò una sospensione di 12 giorni solo per un’intervista alla Gazzetta in cui aveva fatto emergere alcuni problemi della scuola.
Il problema
Pare che la situazione stia creando un clima di forte disagio a scuola, su molteplici fronti. Intanto a partire dalle ragazze e i ragazzi – e non sono pochi – che pensano al loro futuro e che a scuola vogliono imparare. Poi ci sono i loro genitori, fortemente preoccupati, soprattutto per la dinamica degli ultimi giorni: finora non ci sono stati incidenti per lo spray, ma potrebbero accadere. E questo pone anche un tema di tutela della salute e della sicurezza. Poi ci sono ovviamente i prof, che vivono tutte le difficoltà di insegnamento legate a questa situazione: è molto difficile fare scuola così, sapendo che da un momento all’altro a qualcuno potrebbe venire la “bella” idea di spruzzare dello spray, bloccando tutte le attività.l
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