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Allarme sicurezza a Modena

I residenti del centro dopo l'ennesima rapina: «Siamo in balia della violenza»

di Daniele Montanari

	Via Taglio, in centro a Modena
Via Taglio, in centro a Modena

Lo sfogo di una 60enne che da 40 anni vive in via Rismondo, a due passi da via Taglio dove sabato sera è avvenuta un'aggressione choc ai danni di un anziano

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MODENA. L’aggressione choc di via Taglio ha turbato molto non solo chi abita nel condominio al civico 30, ma anche chi vive attorno in quest’area che è nel cuore del centro storico, e dove la sorveglianza dovrebbe essere massima.

«Paura a uscire di casa»
C’è chi ieri mattina non ce l’ha fatta più a uscire di casa allo stesso modo, tra nuovi timori e ansie. Come una signora di 60 anni che preferisce mantenere l’anonimato. Vive in via Rismondo, una laterale di via Taglio a pochi metri dal luogo dell’aggressione. «Non ce l’ho fatta a uscire di casa come faccio di solito – racconta – ho acceso la luce e guardato a lungo nello spioncino della porta d’ingresso. Vivo sola, e dopo quello che è successo sabato sera ho paura: e se mi aspetta dietro la porta uno che poi mi aggredisce e mi riempie di botte come quel signore? Sono molto spaventata, e con me tante altre persone della zona».

La testimonianza
«Io abito qui da 40 anni – continua la signora – non ho mai avuto paura a stare da sola, ma adesso comincio davvero a preoccuparmi. Credo che a livello di criminalità una situazione come quella che sta vivendo adesso il centro storico non ci sia mai stata. Preoccupa quello che succede, e soprattutto il fatto che non sembrano esserci adeguate contromisure. Prima le baby gang, ora episodi come questo: è davvero difficile poter stare tranquilli».

«Delinquenti sfrontati»
«Oltre a quello che è successo – prosegue– è l’ora in cui è accaduto ad allarmare. È gravissimo che sia accaduta una cosa del genere alle 19.30 di un sabato sera con tutte le persone in giro. Vuol dire che ormai i delinquenti si sentono tranquilli qui, che non hanno timore della sorveglianza o di un intervento delle forze dell’ordine. Ci sentiamo abbandonati: siamo in balia di gente che non ha paura di niente. Non so, sarà un caso, ma io la polizia Locale a fare dei pattugliamenti e dei controlli sulle persone sospette qui non l’ho mai vista. L’ho vista invece venire spesso a fare delle multe per delle soste irregolari. Mi viene da pensare che si preferisca svolgere il proprio compito di vigilanza in quel modo piuttosto che avere a che fare con gente pericolosa. Ma in questo modo non si tutela la sicurezza dei cittadini. Carabinieri e polizia di Stato se vengono chiamati i controlli li fanno. Ma sono troppo pochi rispetto al bisogno».

Lo sfogo della signora
«Parlo così anche per esperienza particolare – precisa – una volta mi sono trovata la macchina forzata da qualcuno che aveva cercato di entrare e aveva rotto la serratura. L’avevo parcheggiata in piazza Matteotti vicino all’ingresso del garage pubblico. Ho fatto denuncia, sicura che in un posto così con le telecamere che ci dovevano essere avrebbero senz’altro individuato il responsabile. Non è stato così: la mia denuncia non ha mai avuto riscontri. Ma come si può pensare di fare sorveglianza se le telecamere non vanno? Come si pensa di tutelare la sicurezza dei cittadini? Vogliono che noi, che abbiamo vissuto una vita qui, adesso ce ne andiamo? Chi vive solo, deve scappare dal centro storico?». 

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