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Il caso

Il “furto” dell’auto di Giovanardi fa il giro d’Italia. E Bonaccini attacca: «Arroganza e maleducazione»

di Mattia Vernelli

	A sinistra l'ex senatore Carlo Giovanardi, a destra Stefano Bonaccini
A sinistra l'ex senatore Carlo Giovanardi, a destra Stefano Bonaccini

L’ex presidente della Regione Emila Romagna che interviene, i principali quotidiani nazionali che ne danno notizia e anche qualche simpatico “meme” diffuso sui social: il furto-non furto subito dall’ex senatore modenese spopola sul web

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MODENA. L’ex presidente della Regione Stefano Bonaccini che interviene, il consigliere castelvetrese di centrodestra Bruno Rinaldi che ironizza, i principali quotidiani nazionali che ne danno notizia… e anche qualche simpatico “meme” diffuso sui social. Il caso del furto dell’auto all’ex senatore Carlo Giovanardi sta cavalcando il web e attirando l’attenzione di tanti commentatori, volti politici e non.

Il caso

Come noto, Giovanardi si era recato a Castelvetro mercoledì scorso per un pranzo assieme ad alcuni amici e, non ritrovando l’auto nelle ore successive, ha sporto denuncia per sparizione verso ignoti presso la caserma dei carabinieri del paese. Venerdì la svolta, con il ritrovamento dell’auto nello stesso luogo in cui era stata parcheggiata, mentre il sindaco Federico Poppi ha rincarato la dose, facendo notare che non c’era stato alcun furto.
Il caso ha suscitato ironie e reazioni, mentre qualcuno si è concentrato sulla replica dell’onorevole: «Mi consola il fatto che a tutte le autorità del luogo alle quali era stata denunciata la presunta sparizione ci siano volute più di 24 ore per scoprire che l’auto era stata da me parcheggiata tra la caserma dei carabinieri e la piazza principale del Paese. Ma chi è senza peccato scagli la prima pietra. ..».

Le parole di Bonaccini
È il caso dell’ex presidente Stefano Bonaccini, che ha affidato ai social il suo messaggio: «Che l’ex ministro Giovanardi dimentichi dove abbia parcheggiato l’auto e, non ritrovandola, ne denunci il furto ai carabinieri può essere catalogato alla voce “vuoto di memoria”. Ma che dopo aver costretto le autorità competenti a cercarla (l’auto era dove Giovanardi l’aveva parcheggiata, ma non potevano saperlo) nei dintorni del paese dove si era recato a pranzo con amici, una volta che gliel’hanno ritrovata e consegnata si lamenti che abbiano impiegato più di 24 ore, sta alla voce “arroganza e maleducazione”. Ma con Giovanardi ci siamo da sempre abituati. Ps: aveva ovviamente accusato il Comune nel quale si era recato come insicuro. Per un furto in realtà mai avvenuto».

C’è chi ironizza
Il consigliere castelvetrese Bruno Rinaldi ha dato un passaggio a Modena all’onorevole dopo la “sparizione” della macchina: «L’auto, creduta dispersa tra i filari o caricata su un camion dell’Est, è stata ritrovata serena e tranquilla, a pochi metri dalla locale caserma dei carabinieri. Un caso di “parcheggio creativo” unito a una modesta conoscenza topografica del nostro splendido paese. Ora il sindaco giustamente, ma sempre a corrente alternata, invoca la tutela del buon nome del paese, che non può essere infangato da una distrazione con le quattro frecce. Ha ragione! Ma se vogliamo essere sinceri fino in fondo, allora parliamo anche dei furti veri, dello spaccio e delle amenità assortite che talvolta fanno capolino nel nostro ameno territorio. Perché Castelvetro sarà anche bello… ma non è il paradiso terrestre».