Soliera, da anni le grida della maestra sospesa sentite dai genitori “detective”
Alcuni hanno origliato e segnalato preoccupati alla preside dell’asilo Muratori, dove due insegnanti sono sotto accusa per maltrattamenti nei confronti dei bambini
SOLIERA. Genitori allarmati per le urla della maestra, al punto da essersi messi a origliare dietro alle mura esterne della scuola per capire se quello che riferivano i loro bimbi era vero, e se l’insegnante si fosse davvero spinta “oltre”.
È accaduto anche questo nella vicenda dell’asilo Muratori di Soliera, dove due maestre, rispettivamente di 64 e 67 anni, dal 29 aprile sono state sospese dall’attività con ordinanza dei giudice di fronte alle pesanti accuse che sono state loro mosse: maltrattamenti aggravati nei confronti dei bimbi e delle bimbe di 4 anni che seguivano. Si parla di urla con maltrattamenti verbali appunto, ma anche di schiaffi e bimbi scossi.
Spaventati dalle grida
Da un genitore coinvolto nella vicenda si apprende qualcosa di più sulla cornice in cui è maturata l’indagine. Emerge che la preoccupazione all’inizio è maturata soprattutto nei confronti della maestra più giovane, la 64enne, in servizio da una vita nella struttura, come del resto la 67enne. Ma la 64enne, secondo quanto riferito, da diversi anni si sarebbe fatta notare per le sue grida a scuola. Grida così forti che sarebbero state udite da diversi genitori, preoccupati anche da quanto riferivano a casa i loro bimbi, spaventati da quei comportamenti. Così alcuni genitori hanno deciso di andare a controllare, e “origliando” dietro alle mura avrebbero avuto conferma delle grida. C’è stato anche chi si è rivolto alla preside, che pare abbia richiamato più volte la maestra in questione. Ma i suoi comportamenti verbali non sarebbero cambiati di molto. Pare che la sezione di quei bimbi sia abbastanza impegnativa per la vivacità mostrata dai piccoli. Ma la maestra nelle sue “contromisure”, specie negli ultimi mesi, avrebbe esagerato. Arrivando anche a maltrattamenti fisici nei confronti dei bimbi, che hanno portato cinque famiglie a sporgere denuncia facendo partire l’indagine della polizia di Stato di Carpi. Con l’ausilio di telecamere nascoste istallate di notte nella scuola, gli agenti del Commissariato hanno poi documentato le condotte che hanno portato il gip a disporre la sospensione. Non risulta però che siano contestate lesioni sui bimbi. Se ci fossero state, sarebbero senz’altro intervenute le altre maestre, e le bidelle.
I due profili
Alla maestra 64enne mancano tre anni alla pensione, la collega 67enne invece c’è praticamente già arrivata: questo è il suo ultimo anno di servizio. Le accuse nei confronti della 67enne sembrano più leggere: le è contestato soprattutto il concorso nelle condotte maltrattanti che avrebbe messo in atto l’altra. È ritenuta da diversi genitori un’insegnante «molto dolce», e per questo il suo coinvolgimento nell’indagine ha creato una particolare sorpresa.
Il fatto è che le due maestre insegnano nella stessa sezione. Anche se i comportamenti più aggressivi sono stati messi in atto da solo una delle due, è possibile che all’altra venga contestato il mancato intervento per arginare le condotte della collega. Ma è un’ipotesi: si conosce ancora poco dello specifico dei comportamenti contestati. Di certo c’è che, per la Procura, non si tratta di condotte di qualche giorno: per configurare il reato di maltrattamenti occorre una continuazione di mesi. E infatti le telecamere sarebbero state messe a gennaio, documentando i fatti fino ad aprile.
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