Vannacci contro Mezzetti: «Giustifica violenza e criminalità anziché condannarle»
L’europarlamentare leghista attacca il sindaco di Modena: «Parole vergognose». Risponde il Pd con una nota del segretario Stefano Vaccari e delle parlamentari Enza Rando e Maria Cecilia Guerra: «Un mondo al contrario pieno di fesserie»
MODENA. «Aggredire non è un diritto: è un reato». Con un post sul suo profilo Instagram, il generale Roberto Vannacci, europarlamentare e vicesegretario nazionale della Lega, interviene nel dibattito sulla sicurezza a Modena e attacca il sindaco Massimo Mezzetti, che sabato 17 maggio, affrontando il tema sicurezza, aveva individuato nelle disuguaglianze sociali una delle cause dei reati e delle aggressioni recenti in città.
L’attacco di Vannacci
«Leggere le parole del sindaco di Modena – scrive Vannacci – secondo cui le disuguaglianze sociali giustificherebbero le aggressioni dei giovani stranieri ai danni dei coetanei più benestanti, è vergognoso. Ormai la consuetudine della sinistra è quella di giustificare la violenza e la criminalità invece di condannarle fermamente». Secondo il vicesegretario della Lega, insomma, «la vera emergenza è l’insicurezza nelle nostre città. Caro sindaco Mezzetti – incalza Vannacci – se davvero crede che il problema siano i “ricchi”, si ricordi che Modena è ricca di lavoro, di gente perbene, di imprenditori, artigiani e operai che si sono sudati tutto. E che ora vogliono sicurezza, non giustificazioni». L’europarlamentare leghista chiude facendo notare che «chi aggredisce va punito: tolleranza zero. Terrorizziamo i criminali invece di lasciare che loro terrorizzino gli onesti cittadini».
La replica del Pd modenese
Un intervento che ieri ha fatto molto discutere, mentre a replicare è stato il Pd modenese, con una nota del segretario Stefano Vaccari, insieme alle colleghe parlamentari Enza Rando e Maria Cecilia Guerra: «Non finiremo mai di stupirci delle elucubrazioni mentali del parlamentare europeo Roberto Vannacci - spiegano - il suo “mondo al contrario” è pieno di approssimazioni e fesserie che con costanza, questo va riconosciuto, sforna giorno dopo giorno. Oggi ci informa che serve tolleranza zero verso i criminali, e lo dice con l’enfasi di chi ha trovato la ricetta giusta per dare sicurezza ai cittadini, a cui nessuno aveva mai pensato. Quello che Vannacci non spiega, però, che polemizza con il sindaco di Modena, reo di aver messo in risalto la necessità di affrontare il tema delle diseguaglianze sociali quale premessa per prevenire e contrastare il dilagare della violenza e dell’illegalità, è come affermare diritti e opportunità per tutti i cittadini, che la sua destra nega in ogni momento. Dal lavoro alla sanità, dall’ambiente all’informazione, e ovviamente anche al rafforzamento degli organici e dei mezzi sui territori magari elevando in classe A la Questura di Modena».
Secondo Vaccari, Rando e Guerra, «il primato della destra di Vannacci sono invece la sudditanza ai grandi interessi, mentre agita “fez” e manganello per fornire null’altro che una parvenza di attenzione verso la sicurezza dei cittadini. Se poi, in conseguenze delle scelte scellerate della destra, e del taglio continuo di risorse per il sociale, una parte significativa di italiani è al di sotto o poco al di sopra della soglia di povertà, e a rischio costante di emarginazione e discriminazione, poco interessa al generale Vannacci e al partito di cui è vicesegretario».